Corriere dello Sport: “Nel Palermo acque agitate. Bordon e Tedino… Le ultime”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha analizzato il momento in casa Palermo con l’arrivo di Valoti e Bordon. Ecco quanto si legge:
“La reazione della squadra nel secondo tempo con l’Ascoli potrebbe essere un punto di svolta importante ma gli equilibri interni del Palermo restano fragili ed incerti e continuano a dipendere dagli umori cangianti di Zamparini. La sostituzione del ds (Valoti è giunto in città, oggi la presentazione uffi ciale) non è peraltro l’unica novità voluta dal patron che ha anche deciso di riportare a Palermo Claudio Bordon, un suo uomo di fi ducia con la fi gura di responsabile dei preparatori atletici. Di fatto un’ingerenza nel lavoro di Tedino e del suo staff , messi in discussione nei mesi scorsi per i tanti infortuni muscolari ed adesso anche per una pretesa diffi coltà sul piano della tenuta (che però martedì sera è stata brillante). SENZA CONTINUITÀ. Alle prime sconfi tte, Zamparini è tornato l’impaziente decisionista di sempre. Il cambio di Lupo è un’ulteriore conferma della mancanza di stabilità progettuale e del fatto che per il patron la continuità di lavoro non costituisce un valore importante, con ricadute sul comportamento della squadra. Nei confronti della città, Zamparini ha perso ulteriore credibilità con parole che si smentiscono da sole. Ieri ha imputato al ds errori di mercato («non ero in sintonia con quanto fatto da Lupo in gennaio») ma il 1° febbraio aveva dichiarato: «Abbiamo fatto un mercato da 10 e lode». Al Corriere dello Sport di 5 giorni fa aveva testualmente detto: «Lupo? Non ho mai neppure lontanamente pensato al divorzio», mentre già aveva bloccato l’alternativa su consiglio del solito giro di amici e procuratori che oggi cerca di smentire: «Non esistono consulenti che incidono sulle mie decisioni, certamente se devo prendere un provvedimento mi informo; e poi Valoti era già uno dei papabili in estate». LA POSIZIONE DI TEDINO. Dopo una vittoria sonante (per la prima volta in stagione il Palermo ha segnato 4 gol tutti assieme, al Barbera non succedeva dal gennaio 2016 col 4-1 all’Udinese), Tedino sembrerebbe avere allontanato la crisi ottenendo anche una risposta importante dal gruppo. Ma con l’addio di Lupo, il nuovo scenario andrà monitorato partita dopo partita. Nè possono bastare le assicurazioni verbali di Zamparini che ieri al sito ufficiale è tornato a elogiare l’allenatore: «La cosa che mi è piaciuta di più nella gara con l’Ascoli – ha aff ermato il patron – è lo spirito dei ragazzi e anche l’atteggiamento di Tedino. Non ho mai contattato né Mandorlini né Stellone, al mister ho detto che rimane anche se ne perde 10». Ma come abbiamo visto non c’è proprio da fidarsi tanto che nel frattempo, il patron ha messo in dubbio la preparazione atletica e parla di “aggiungere competenze” anche in vista di eventuali play off che prolungherebbero la stagione. A PARMA. Arrivano peraltro due sfi de verità: sabato a Parma («dovremo avere la stessa aggressività vista nel 2° tempo di martedì», carica Zamparini) e poi il big match del Barbera col Frosinone. La squadra ha già ripreso la preparazione e Tedino sta valutando se confermare l’assetto più off ensivo che prevede Coronado dietro a due punte o, ritrovando Chochev, che ha smaltito l’ematoma alla spalla e si è allenato coi compagni, giocare un con 3-5-1-1. Intanto il Palermo, spezzato il digiuno di gol assoluto, mira adesso a farlo anche in trasferta, dove nel 2018 in 4 gare non è ancora andato mai a segno”.