Corriere dello Sport: “Nel calcio il fallo di mano torna volontario. Come nel rugby una sostituzione in più in caso di trauma cranico”
L’edizione odierna de Il Corriere dello Sport si sofferma su alcune nuove regole introdotte nel calcio.
La valutazione sui falli di mano che portano al rigore e alla negazione di una rete scontata cambia ancora una volta. L’obiettivo non è certo semplificare la questione, che rimane complessa, ma renderla omogenea con altre situazioni da campo, sperando di evitare nuove polemiche. Tra le novità regolamentari della prossima stagione, c’è un’ispirazione dal rugby: la possibilità del “concussion”, ovvero un cambio aggiuntivo (il sesto nel calcio) in caso di trauma cranico. Inoltre, cambia la procedura per l'”encroachment” (invasione) sui calci di rigore: sarà punito solo se impatta sull’esito del tiro. Questa modifica è pensata per le serie minori: poiché l’invasione raramente influenza l’esito del tiro, sarà punita solo se ha un impatto.
Tutte queste modifiche sono contenute nella circolare numero uno, che sarà spiegata da Rocchi e Damato agli arbitri durante il raduno a Cascia dal 4 al 9 agosto, e da Pinzani ai club di Serie A e B prima dell’inizio dei campionati.
Volontarietà e Punibilità
Sembra un ritorno al passato con il concetto di “volontarietà”, che era stato sostituito dal più consono “punibilità”. Questo cambiamento allinea la situazione dei falli di mano a quella del Dogso (negazione di una chiara occasione da rete). Per i falli di mano, un braccio sopra la spalla sarà sempre punibile, ma non porterà all’espulsione se avviene all’interno dell’area di rigore, a meno che l’intervento non sia deliberato e volontario. In questo caso, sarà decisivo il movimento del braccio/mano verso il pallone. Se il fallo di mano è evidente e avviene fuori dall’area, sarà sempre rosso. Tutti i falli di mano che avrebbero portato al giallo (Spa) saranno depenalizzati a nulla.
Come il Rugby
Un’altra novità sarà la possibilità di avere una sostituzione supplementare, la sesta, in caso di commozione cerebrale o trauma cranico di un giocatore. Questa regola, mutuata dal rugby, pone la domanda su chi dovrà certificare l’eventuale trauma cranico, chiaramente competenza dei medici. L’Ifab ha spiegato che, in caso di minimo dubbio, il giocatore va sostituito.
Queste modifiche mirano a migliorare la chiarezza e l’applicazione delle regole, sperando di ridurre le controversie e migliorare la sicurezza dei giocatori.