Corriere dello Sport: “Nazionale in bilico, resta senza test?”
L’emergenza Coronavirus continua in Italia, la situazione si fa sempre più drammatica. Ieri il premier Conte, ha emanato un nuovo decreto che ha esteso la zona rossa a tutta Italia. Naturalmente continua il caos nel mondo del calcio, i campionati sono di ogni ordine e grado sono stati sospesi, ma la confusione investe anche la Nazionale italiana. A marzo gli azzurri devono giocare 2 gare amichevoli contro Inghilterra e Germania, rispettivamente il 27 e il 31, di certo i vari club calcistici non sono molto felici di mandare a giro per il mondo, tra aerei, pullman, hotel e spogliatoi, i loro tesserati per riaccoglierli 10-12 giorni dopo e rimetterli a contatto con gli altri tesserati.
. Da Zurigo, sede della Fifa, è stata ufficializzata la decisione di stoppare le gare di qualificazione per il Mondiale in Qatar. La linea è stata stabilita insieme all’Asian Football Confederation dopo aver sentito le varie federazioni asiatiche. Niente da fare dunque per le partite che si sarebbero disputate sia nella finestra dal 23 al 31 marzo sia in quella dall’1 al 9 giugno. Fermo restando che, specialmente per quelle di questo secondo periodo, le nazionali interessate possano trovare, in presenza delle giuste condizioni sanitarie, un’intesa con Fifa e Afc per giocare. Per la zona sudamericana, invece, il rinvio non è stato ipotizzato perché lì la diffusione del virus non è drammatica come in Asia. Al momento dunque restano in programma tutte le sfide che vedranno impegnati tanti giocatori che militano nel nostro campionato e pure negli altri del Vecchio Continente appartenenti a Brasile, Uruguay, Argentina, Colombia, Cile ecc. E poi ci sono i play off per Euro 2020 con 8 sfide in programma il 26 e le 4 finali del 31: anche queste sono confermate (perché se non venissero disputate non si potrebbe fare neppure l’Europeo tra giugno e luglio) e anche questi vedranno la presenza di calciatori della A (Pjanic e Dzeko tanto per fare due soli esempi). Da Nyon filtra che non sono in dubbio e che nella peggiore delle ipotesi alcune gare si giocheranno a porte chiuse. Le situazioni verranno analizzate una a una, ma già è noto che potrebbero crearsi tensioni per esempio con Israele, che attua misure di quarantena molto rigide e che andrà a giocare in Scozia. Chiusura con le amichevoli. I principali club europei hanno iniziato a dialogare, con una certa preoccupazione, su quello che può accadere. Trattandosi di date ufficiali della Fifa, le società non possono negare i convocati alle rispettive selezioni, ma vista la situazione mondiale, molti dirigenti si stanno interrogando sull’opportunità di disputare le gare che non sono rinviabili o nelle quali non c’è “niente” in palio. Dall’altra parte ci sono i ct che invece gradirebbero giocarle, essendo questa l’ultima finestra prima di Euro 2020. Trovare un’intesa non sarà facile anche perché molti test sono in calendario da tempo e sono già stati venduti i diritti tv. Tra questi anche quelli dell’Italia. Sempre che vadano davvero in scena (entrambi a porte chiuse?), in che condizioni arriveranno gli azzurri che, con il campionato bloccato, non giocheranno in A da 2-3 settimane? Un interrogativo in più per Mancini e per tanti suoi colleghi.