L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” parla della Nazionale che lunedì sarà in scena a Palermo. Intanto ieri la vittoria sulla Bosnia, ma Mancini resta calmo e gli viene naturale così: «E’ presto, troveremo gente più forte, ci sono sette-otto mesi da qui a Euro 2020. Ci sarà la Francia campione del mondo, il Portogallo campione d’Europa. Ma noi possiamo migliorare e fare qualcosa di bello». Intanto, lui numero 10 ha stabilito il nuovo record di partite vinte di fila: «Mi fa piacere aver battuto un mito come Pozzo, che però ha vinto 5 trofei. La strada è ancora lunga ma siamo felici. Come si fa? Ci vuole anche un po’ di fortuna nel percorso e giocare per vincere tutte le partite. Ecco, abbiamo dimostrato che la mentalità è quella. E i gol vengono, ne vengono tanti, e tutti fanno gol». Al di là dell’apparenza l’orgoglio è palpabile: «E’ stata un’Italia ottima, sapevamo che non sarebbe stato semplice contro una squadra solida e forte tecnicamente. Abbiamo giocato bene, mettendo la partita subito sul binario giusto». Grandi le prestazioni proprio dei giocatori provenienti da situazioni difficili nei club, da Donnarumma a Florenzi, da Bernardeschi a Insigne. A cui aggiungere il talento cristallino di Tonali: «E’ andato bene, non è Verratti ma ha caratteristiche simili. L’ho preferito a Zaniolo che è abituato a giocare in un altro ruolo nella Roma. Tonali è bravo, ha qualità personalità ma ha bisogno di tempo. E’ vero, è andato benissimo anche chi era più in difficoltà». Belotti intanto ha subito tagliato ogni discorso sulla rivalità con Immobile: «Ciro è un grande attaccante, più che rivale è un amico, facciamo tutto insieme. All’Italia non basta un solo bomber ma ne servono di più. Non ritengo di avere un vantaggio. Ci teniamo stretto questo primato. Merito di Mancini che ci ha rilanciato. lo ha fatto in un modo che non era scontato. Per me sarà bellissimo tornare a Palermo e vogliamo vincere anche lì».
Mancini ha parlato di cambi per lunedì: «Cambierò tanto ma non tutto. Giocherà chi è rimasto in panchina». Una conferma riguarderà Jorginho. Poi l’augurio che può valere mezzo Europeo. «Dopo queste ultime due partite, avremo soltanto due amichevoli a marzo e poi ci rivedremo a ridosso dell’Europeo. La speranza è di avere tutti i giocatori a disposizione». Attualmente il gruppo manciniano fa a meno di: Piccini, Spinazzola, Gianluca Mancini, Chiellini, D’Ambrosio, Verratti, Sensi, Lorenzo Pellegrini, Cristante, Berardi e Pavoletti.