Corriere dello Sport: “Napoli chiama la Lega: «Spostate la Coppa». Semifinali Tim Cup prima del Real: il club preme, Beretta apre”
“Carta, penna e calamaio: qui il calendario, qui le partite e qui una buona dose di rabbia collettiva, perché verranno giorni in cui ci sarà in palio il campionato del Napoli, la Champions League e la Coppa Italia, dunque tutto se stesso. E’ un mondo che va cambiato, in fretta, per rimediare – e con logica, con buon senso – ad un programma che fa venire la bile al Napoli soltanto nel rileggerlo: accadrebbe tutto in sette giorni, come neanche nelle peggiori overdose di calcio, di sfidare la Juventus (mercoledì 1 marzo, l’andata della semifinale di Coppa Italia, eventualmente anticipabile al 28 febbraio), la Roma (sabato 4 marzo, per la ottava di ritorno in campionato) ed infine il Real Madrid (martedì 7) e sarebbe come portare i muscoli al mattatoio, invitandoli a non rilassarsi mai. C’è un prezzo da pagare per essere Grandi, ma settantadue ore tra una partita e l’altra sono apparse un’esagerazione al Napoli, che ieri mattina s’è svegliato sufficientemente motivato, ha chiamato in Legacalcio ed ha sollecitato l’intervento del presidente Beretta: il tavolo tecnico è stato allestito, ma ora bisogna far accomodare anche la Juventus, dopo aver magari scovato una possibilità, almeno una, per rimettere ordine in questo caos ch’è venuto fuori. «Terremo in considerazione le richieste del Napoli ma alla base, come sempre, ci vorrà la condivisione con gli altri club interessati», ha confidato ieri in serata Beretta. DATECI IL VENERDÌ. Il Napoli vuole respirare, prima del Real Madrid, e una scorciatoia sarebbe quella di portare la gara dell’Olimpico con la Roma a venerdì 3, per avere almeno 96 ore in cui riordinare le idee: è stata questa la prima richiesta di ieri, che è rimasta lì, in attesa degli eventi, dei dialoghi incrociati e anche dei quarti di coppa Italia ancora da disputare. Ma questa ipotesi si può materializzare solo in due casi: nel caso in cui la Roma non superi il Cesena e nel caso in cui si decida di spostare le date delle semifinali di andata di Coppa Italia. SI STUDIA. Ci sono pochi spiragli, ma ci sono: si entra nel vivo della stagione, si gioca praticamente sempre, non si possono costruire sovrapposizioni, c’è una spalmatura ampia (della Champions innanzitutto) e quel buco ad aprile. Una opzione: spostare l’andata della semifinale di coppa Italia Juventus-Napoli, quella del primo marzo, al 5 aprile, e poi dirottare il ritorno al 26 d’un mese nel quale, eventualmente, si rimedia questa via di fuga. Ma serve il consenso generale, anche quello della Juventus. Altrimenti, senza alterare eccessivamente la situazione, però pure senza concedere al Napoli alcun tipo di attenzione: prevedere per il 28 febbraio la sfida di Torino, procedendo però anche con interventi sugli anticipi della settima di campionato, quella che condurrebbe gli azzurri a giocare al sabato al San Paolo con l’Atalanta e costringerebbe i bianconeri, di ritorno dall’impegno del 22 febbraio di Oporto, a scendere in campo dopo soli tre giorni. IL RUOLO. La centralità è della Legacalcio, il resto devono farlo i club, la Juventus e il Napoli, riuscendo a stringere un patto tra gentiluomini per risolvere un caso che forse si poteva anche prevedere, nel momento in cui si è definito l’appuntamento della coppa Italia, divenuta a questo punto ingombrante, quasi fastidiosa, nonostante il prestigio. Per ora siamo alla fase di studio, sulla quale s’è concentrata principalmente la Legacalcio e con il Napoli che non fa da spettatore, perché l’irritazione è percepibile a Castel Volturno, e non solo in Sarri che si ritroverebbe a dover gestire tre sfide di richiamo assoluto, e d’importanza indiscutibile, senza avere gli spazi necessari per far rifiatare l’organico. E LA FINALE? Ma c’è altro: c’è una settimana teoricamente vuota – quella tra la trentaseiesima (ma ci sarebbe soprattutto Roma-Juventus) e la trentesettesima di campionato – in cui si potrebbe andare ad inserire un appuntamento, nel caso il ritorno di coppa Italia; però per mercoledì 17 è anche prevista l’ipotesi finale, che verebbe sfruttata come serata nel caso in cui una delle italiane non possa esserci il 2 giugno, avendo un impegno per la sera del 3, a Cardiff”. Questo quanto si legge su “Il Corriere dello Sport”.