Corriere dello Sport: “Napoli-Bari, la doppia frenata”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla sfida mercato tra Napoli e Bari, con i De Laurentiis che vorrebbero portare in campania Cheddira e Caprile.
La frenata. Il doppio affare Napoli-Bari, cioè quello che sarebbe stato un passaggio da un club della famiglia De Laurentis all’altro, si è bloccato: l’attaccante Walid Cheddira e il portiere Elia Caprile non diventeranno di proprietà di casa azzurri in questa sessione di mercato. Alla base non c’è un problema tra società – ovviamente, e come potrebbe -, piuttosto una questione legata alle prospettive che i due calciatori preferiscono valutare in ottica futura: al momento, del resto, la rosa del Napoli è piena di elementi giovani e di enorme qualità, e tanto per un attaccante quanto per un portiere con la voglia di emergere e soprattutto di continuare a crescere giocando con continuità, la vita non sarebbe esattamente semplice.
IL FUTURO. E allora, tutto fermo. Congelato dopo una serie di inevitabili riflessioni di quelli che sarebbero stati i protagonisti di un affare in famiglia: dal Bari al Napoli, da Luigi De Laurentiis ad Aurelio De Laurentiis. Cheddira, il primo nome venuto fuori nel corso della lunga sosta, ha vissuto il Mondiale con il Marocco e poi, al rientro in Italia, ha cominciato a valutare l’offerta e dunque l’opportunità di legarsi al Napoli dal prossimo anno dopo aver concluso con il Bari il campionato di Serie B (dove tra l’altro comanda la classifica dei cannonieri insieme con Brunori con 12 gol). La storia stagionale di illustri colleghi come Simeone e Raspadori, fondamentali ma di certo impiegati con meno continuità di Osi, Kvara e compagnia, ha probabilmente consigliato di attendere: Cheddira ha 25 anni, un certo appeal sul mercato e l’ambizione di crescere. Stesso discorso per Caprile, portiere rivelazione di 21 anni: Meret è il presente e il futuro, Gollini un’interessante opportunità tutta da scoprire e Caprile ha intenzione di cavalcare l’onda. Appuntamento all’estate, a giugno: per nuove riflessioni.