Corriere dello Sport: “Napoli allo sprint. I gol della panchina per il piano scudetto. Da Gabbiadini a Mertens: serve anche la loro spinta a Palermo”
“Dieci partite alla fine del campionato, altrettante tra il Napoli e il sogno: tutti convocati. Tutti cooptati e invitati a salire sulla giostra del gol: perché se è vero che la squadra di Sarri è titolare del secondo attacco del campionato – 58 gol contro i 59 della Roma -, lo è altrettanto che il patrimonio in questione è stato costruito pressoché interamente da un gruppetto di titolari. Ovvero: da Higuain e Insigne per oltre il sessanta per cento, e poi prettamente da Hamsik, Callejon e Allan. A conti fatti, considerando il graffio di Albiol e due autogol, l’apporto dalla panchina è stato finora molto esiguo: 2 gol ciascuno per Mertens e Gabbiadini, e il fuoriprogramma di Chiriches, difensore di mestiere. Poco. Soprattutto in chiave scudetto: cercasi marcia in più. GOL A SUPPORTO. E allora, caccia aperta ai gol della panchina. I cosiddetti gol della panchina: 5, dicevamo, quelli arrivati finora dai giocatori meno utilizzati da Sarri nelle ventotto giornate di un campionato che vede il Napoli inseguitore della Juve a tre punti distanza. Mica pochi, considerando che i bianconeri sono solidi e habituée, ma neanche troppi con dieci giornate da giocare fino alla fine della stagione. I giochi non sono fatti per niente, altro che storie, ma per rendere ancor più autorevole la rincorsa e maggiormente competitiva la squadra, è necessario un supporto realizzativo più incisivo anche dagli uomini che abitualmente non partono titolari. IL QUADRO. Il bottino offensivo del Napoli, dicevamo, porta in calce soprattutto due firme: Higuain e Insigne. Il solo Pipita, autore di 26 gol su 58, ha costruito il 45 per cento del patrimonio; mentre la coppia d’attacco principe del campionato ha messo insieme il 64 per cento delle reti azzurre. Un’enormità. A seguire: Hamsik e Callejon, con 5 gol; Allan con 3 (comunque a secco dal 4 ottobre con il Milan, 21 partite); Albiol con uno. E qui si conclude la statistica dei titolari: al di là dello squillo di Chiriches con il Chievo, e degli autogol a favore con Empoli e Milan, a completare il quadro restano i 4 gol in due di Mertens e Gabbiadini. DRIES E GABBIA. Gli attaccanti in questione, gente di grande qualità e in possesso di tutti i numeri per giocare titolare, è finita nel turbine delle scelte e del turnover: tutto normale nella vita delle grandi squadre, certo, ma è piuttosto plausibile pensare che il trend abbia influito sui rispettivi rendimenti (insieme con un infortunio a testa). E se i due gol segnati da Dries hanno quantomeno chiuso i conti con Palermo (2-0) e Samp (4-2), quelli del Gabbia hanno soltanto arrotondato vittorie già ampiamente acquisite (del 5-0 con Lazio e Frosinone). Fermo restando che entrambi nella fase a gruppi di Europa League l’hanno fatta da padrone – 5 gol Mertens e 4 Gabbiadini -, il loro digiuno in campionato dura rispettivamente da 7 e 9 partite. E pensare che, appena una stagione fa, l’attaccante della Nazionale aveva realizzato 20 gol e il collega in due stagioni di Napoli ne aveva messi insieme 23. Capita. Ma nulla è perduto, anzi: c’è ancora la possibilità di marchiare a fuoco il finale. Così da renderlo grande e indimenticabile”. Questo scrive l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.