“In attesa di comunicazioni ufficiali, restano i fatti: ovvero tre partite in sette giorni. Tre impegni decisivi per i destini di campionato, Champions e Coppa Italia. Un vero problema. Un rompicapo tipico della vita delle grandi squadre e decisamente al passo con questi tempi cadenzati dalle polemiche legate ai calendari. La politica, però, a un certo punto svanisce e lascia il posto al campo. E dunque alle scelte: come quelle che Sarri, partendo dal presupposto di voler andare in fondo su tutti i fronti, sarà costretto a operare per gestire al meglio la settimana cruciale tra Juve, Roma e Real. ROSA AMPIA. E allora, tre partite da brivido nei sette giorni che vanno da mercoledì 1 a martedì 7 marzo: a oggi la situazione è questa. Complessa assai e delicatissima, per il peso specifico che ognuno dei tre impegni avrà sull’epilogo della stagione del Napoli, ma comunque da affrontare con serenità. C’è poco da fare. E se da un lato, al momento, questa è una certezza del tutto a svantaggio di Sarri e dei suoi, dall’altro c’è anche un assunto piuttosto confortante: il tecnico, infatti, ha la possibilità di lavorare su una rosa ampia e valida in tutti i ruoli. Un fattore che gli consentirà di poter intervenire sempre sulla formazione, in base alle condizioni fisiche e mentali dei singoli.
IL CALENDARIO. Il massimo sarebbe avere a disposizione undici Callejon, ovvero gente atleticamente straordinaria per natura e abituata a giocare con impressionante frequenza, ma ovviamente non è possibile: fino al trittico terribile di marzo ci sono ancora sei partite, a cominciare dalla sfida di domenica al San Paolo con il Palermo, e dunque la fatica si accumulerà inevitabilmente. Un lato positivo, scorrendo il calendario, però s’intravede: eccezion fatta per il gran galà di Champions con il Real, in programma il 15 febbraio a Madrid, gli azzurri sfideranno nell’ordine Palermo in casa; Bologna in trasferta (4 febbraio); Genoa in casa (10 febbraio); Chievo in trasferta (19 febbraio); Atalanta in casa (26 febbraio). La marcia di avvicinamento verso il 1° marzo, insomma, non è proibitiva. TURNOVER PREVENTIVO. Alla luce dell’elenco di cui sopra, Sarri sarà costretto a insistere sul turnover. Un turnover preventivo: dal Palermo all’Atalanta saranno più frequenti i cambi in formazione. Per tutti: Callejon e Insigne compresi (l’andaluso ha giocato sempre, mentre Lorenzino è reduce da 17 partite consecutive dal primo minuto). Di certo è fondamentale il recupero di Milik, in odore di convocazione con il Palermo e ora più che mai bisognoso di ritrovare il ritmo-partita, come anche gli inserimenti definitivi di Pavoletti in attacco, Rog a centrocampo e Maksimovic in difesa. La base, comunque, è solida: Reina non si ferma mai; Hysaj, Hamsik e Mertens, altri ad altissima frequenza, hanno riposato in Coppa Italia tra Spezia e Fiorentina; Allan, Zielinski, Jorginho e Diawara si alternano sistematicamente; Albiol s’è fermato con la Samp (per squalifica) e comunque in difesa ci sono anche Chiriches, Tonelli, Maksimovic e, a breve, anche Koulibaly (al massimo rientrerà dalla Coppa d’Africa il 7 febbraio). Il turnover è servito.”. Questo quanto si legge su “Il Corriere dello Sport”.