L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulle norme per le multiproprietà.
L’annuncio della trattativa per l’acquisizione dell’Everton da parte della famiglia Friedkin ha generato preoccupazioni tra i tifosi della Roma, spingendo Dan e Ryan Friedkin a pubblicare una lettera aperta per rassicurare i sostenitori giallorossi. I Friedkin hanno ribadito che l’acquisizione dell’Everton non influirà sul loro impegno verso la Roma, anzi, hanno sottolineato che la sinergia tra i due club potrebbe portare vantaggi. Tuttavia, i dubbi sul futuro della Roma restano, soprattutto perché l’acquisizione dell’Everton rappresenta un investimento significativo in un club con un debito elevato ma con potenziali grandi ricavi, soprattutto grazie al nuovo stadio in costruzione.
Il problema delle multiproprietà nel calcio europeo rimane una questione delicata. Il regolamento UEFA attualmente consente la partecipazione di club appartenenti allo stesso proprietario in competizioni diverse (come la Champions League e l’Europa League), ma qualora si qualificassero per lo stesso torneo, solo uno dei due club potrebbe partecipare, con priorità data alla squadra meglio piazzata in campionato. Questo scenario pone questioni rilevanti per i Friedkin, che dovranno bilanciare le ambizioni di entrambi i club.
Un ulteriore elemento di interesse è il possibile arrivo di Maurizio Sarri sulla panchina dell’Everton, una mossa che potrebbe segnare un punto di svolta per la squadra inglese, attualmente in difficoltà in campionato. Sarri, con la sua esperienza, potrebbe portare stabilità e nuove idee tattiche, aiutando i Friedkin a rafforzare il progetto Everton, come fecero con l’ingaggio di Mourinho alla Roma. Inoltre, il tecnico potrebbe portare con sé Daniele Tognaccini, preparatore atletico di grande esperienza.
Oltre al piano tecnico, i Friedkin stanno anche riorganizzando la struttura dirigenziale del club, con la ricerca di un nuovo CEO dopo le dimissioni di Lina Souloukou. La consulenza dell’agenzia CAA Base dovrebbe aiutare a trovare un profilo adatto a guidare la Roma in una stagione già turbolenta. Nomi come Andrea D’Agostino, managing director di Coca-Cola Italia, sono stati considerati per questa posizione chiave.
In conclusione, i Friedkin sono al centro di una doppia sfida: gestire contemporaneamente due club importanti e mantenere l’equilibrio tra gli interessi della Roma e quelli dell’Everton. Il futuro della Roma sembra legato a come la proprietà saprà gestire queste dinamiche complesse, mentre i tifosi restano in attesa di vedere come si svilupperà questa nuova fase del progetto texano.