Corriere dello Sport: “Moviola in campo: era ora! Ai Mondiali 2006 il primo ‘caso’…”
“Intanto si comincia a parlarne ufficialmente e presto la moviola entrerà sul campo di gioco. L’International Football Association Board, l’unico organo che può cambiare le regole, ha chiesto alla Fifa di dare il via a una fase di sperimentazione dell’uso della video-tecnologia in campo, a supporto e tutela degli arbitri. L’assemblea della Fifa, già tesa e fortemente preoccupata per le note vicende di Blatter e Platini, ne parlerà nella prossima riunione fissata per il 4 marzo a Cardiff. LA SVOLTA. E’ una svolta storica e per molti aspetti comprensibile, di sicuro al passo dei tempi. Con l’ingresso della moviola, anche gli arbitri potranno vedere subito quello che vedono in tribuna gli spettatori, se dotati di un telefonino e di un abbonamento a qualunque pay-tv. Non ci sono ancora linee guida, anche se è facile immaginare che l’avvìo sarà soft per evitare ogni tipo di trauma e verrà programmato in qualche torneo giovanile (in Italia in Serie B). La moviola, almeno inizialmente, dovrebbe essere usata per il fuorigioco dubbio o per la posizione incerta di un fallo, fuori o dentro l’area di rigore. E la decisione finale sarà comunque dell’arbitro, come sulla consistenza del fallo in sé. Se per Ceccarini l’abbattimento di Ronaldo da parte di Iuliano in area juventina non era punibile col calcio di rigore non lo sarà nemmeno dopo l’ingresso della moviola, almeno questo è il primo orientamento. Se però Rocchi l’avesse avuta a disposizione la sera di Juve-Roma, avrebbe visto che il fallo di mano di Maicon era fuori area e non dentro e tante polemiche non sarebbero mai nate. Del resto, il “colpo” della telecamera sulla porta di Szczesny al Bentegodi aiuta a pensare che l’idea porti molti miglioramenti: il calcio non sarà mai un gioco esatto, ma lo si può aiutare a progredire. L’USO. Dovrebbe toccare all’arbitro chiederne l’intervento ogni volta che ha un dubbio. Gli errorri non saranno azzerati, ma diminuiranno di sicuro. E’ per questa ragione che l’Ifab, dopo mezzo secolo di ostracismo, ha aperto alla moviola. L’indiscrezione è giunta da Londra, dove erano riuniti i dirigenti dell’organo mondiale, ed è stata confermata dalla Fifa con una nota pubblicata sul suo sito nella notte fra giovedì e ieri. Le federazioni di ogni Paese sono “caldamente invitate” a votare a favore di una fase di sperimentazione della nuova tecnologia fin dalla prossima assemblea mondiale, quella di Cardiff appunto. GLI ARBITRI. La categoria arbitrale non è mai stata incline (anzi, è stata sempre contraria) all’ingresso del mezzo tecnologico a bordo campo. Troppe interruzioni, non finirano le discussioni e soprattutto sarà intaccata la figura principale del direttore di gara. Ma per Nicchi e gli arbitri italiani non sarà facile gestire l’intera situazione considerato l’entusiasmo di Tavecchio di fronte alla notizia dell’Ifab. Entusiasmo peraltro preceduto da una linea federale da sempre favorevole alla moviola, proprio come ha ricordato ieri il presidente della Figc. A FAVORE. La notizia è stata subito discussa anche fra gli allenatori. Dei quattro che abbiamo interpellato, due sono decisamente a favore e due contrari. Fra i primi c’è Cesare Prandelli, ex ct della Nazionale, sponsor storico della moviola in campo. «E’ una svolta che toglierà al calcio molte tensioni. Per gli arbitri, che secondo me non vedranno scalfito il loro ruolo, sarà un aiuto importante. Se uno spettatore vede sul telefonino, quasi in diretta, che il fallo è stato commesso fuori area e non dentro l’area, perché non deve saperlo anche l’arbitro?». Del resto, già adesso, dopo un episodio dubbio in area di rigore, si vede uno strano movimento fra le panchine e l’inviato delle tv che sta seduto a bordo campo (in gergo “bordocampista”) a cui gli assistenti degli allenatori chiedono se dalle immagini si capisce se l’arbitro ha visto bene o no. Altro favorevole è Claudio Ranieri, tecnico del Leicester. «Ne ho parlato anche in conferenza stampa con i giornalisti inglesi: per me è una novità positiva, che può aiutare gli arbitri ed eliminare un po’ di polemiche, soprattutto nel nostro calcio, quello italiano». CONTRARI. Del partito opposto fanno parte Carlo Ancelotti, prossimo allenatore del Bayern Monaco, e Gianni De Biasi, ct dell’Albania. «Io sono a favore solo del gol-non gol. Per tutto il resto è meglio non cambiare», dice Ancelotti. De Biasi aggiunge: «Palla al di qua o al di là della linea di porta, come è successo a Verona in Chievo-Roma, questo sì mi piace e mi convince. Senza la tecnologia nessuno avrebbe visto che quella palla era entrata, forse nemeno i giocatori che erano lì vicino. Ma la moviola in campo no. Si fermerebbe il gioco di continuo e magari in qualche occasione verrebbero fuori polemiche anche di fronte alle immagini televisive. Succede spesso nelle trasmissioni tv, quando c’è chi sostiene che il fallo era sulla linea e chi invece dice che era fuori. Confido sempre nella bravura dei nostri arbitri»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.