L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla scomparsa di Maurizio Zamparini.
Il lutto al braccio, un minuto di silenzio al Barbera prima del derby di oggi pomeriggio col Messina (ore 18), le frasi di cordoglio del presidente attuale, Dario Mirri, ed anche di un allenatore, Silvio Baldini, che pure con lui ebbe forti frizioni. «Vogliamo vincere questa partita per potergliela dedicare» ha affermato Baldini ricordando Maurizio Zamparini, l’uomo che lo portò a Palermo nel 2003 per poi esonerarlo come fece con tanti altri.
«Da presidente mi ha ferito molto ma sono un cristiano, ho perdonato e il tempo ha sanato certe ferite. La cosa più bella che ricordo di lui è che mi ha fatto conoscere questa città meravigliosa». Palermo si è svegliata attonita. Zamparini è stato un ciclone che non lascia indifferenti, ha fatto vivere ai colori rosa paradiso ed inferno, ma la sua traccia resterà comunque indelebile. I commenti alla sua inattesa scomparsa sono stati migliaia in ogni ambito, dalla politica (“Un protagonista della storia della città” ha detto il sindaco Orlando), ai suoi grandi collaboratori, a cominciare dal ds storico Rino Foschi (“Era un fratello, a Palermo sono stati anni memorabili, non si è mai ripreso dalla scomparsa del figlio in ottobre”) e poi Walter Sabatini (“ha cambiato modo di fare il calcio, con lui il Palermo si comportava come una grande”), fino ai tantissimi giocatori di spicco transitati dalla Favorita nelle sue stagioni dorate: Pastore e Dybala per esempio ieri hanno scritto entrambi che Zamparini fu il primo a credere in loro.
Senza soluzione di continuità i messaggi dei tifosi comuni sui social, ciascuno con un aneddoto o un pensiero da esprimere. Nonostante il tristissimo finale della sua gestione, la città ha mantenuto per lui affetto e riconoscenza a maggior ragione oggi che quella magia sembra svanita e la squadra è in C. Il Palermo di oggi gli ha reso onore: «Il presidente più vincente della storia rosanero – ha scritto il sito ufficiale – resta il ricordo imperituro degli anni meravigliosi che ha fatto vivere ad ogni tifoso».