“Il contratto (di un anno e mezzo!) firmato a mezzanotte della sera precedente, e ieri già di prima mattina lo sbarco a Palermo, la visita agli uffici in sede e il primo allenamento al campo “Tenente Onorato”. Diego Lopez, quarto allenatore della stagione, prova a tuffarsi subito nella difficile realtà rosanero. I tempi sono strettissimi, incombe una partita d’esordio che mette i brividi: trasferta al San Paolo contro un Napoli stratosferico. Oggi la presentazione alla stampa del nuovo tecnico, che varrà anche come conferenza della vigilia, dato che la squadra partirà per la Campania sabato mattina di buon’ora, in leggero anticipo rispetto al consueto. PROGRAMMA LUNGO E STAFF. L’accordo stilato fino a giugno 2018 costituisce una mezza sorpresa ma conferma che Zamparini e Salerno stanno preparando due progetti paralleli: uno per tentare la rimonta disperata, l’altro per programmare sin da ora la Serie B. Evidentemente Nicola Salerno, la cui durata del contratto è identica a quella di Lopez, ha chiesto un segnale di continuità, anche se ad una continuità con Zamparini ormai non ci crede più nessuno. D’altronde, lo stesso segnale lo aveva chiesto Corini che invece non fu accontentato. Il nuovo allenatore, nelle sue prime dichiarazioni rilasciate appena sbarcato all’aeroporto di Punta Raisi, ha di fatto confermato che nel colloquio non si è parlato soltanto di finire bene il campionato in corso. «Zamparini mi ha parlato sia di quest’anno che del prossimo, questo vuol dire che si può costruire qualcosa – ha affermato Diego Lopez – la cosa più importante per me è godere della fiducia del direttore Salerno». Il 42enne tecnico di Montevideo però non si dà per vinto prima del tempo: «Questa per me è un’opportunità unica, Palermo è una piazza importante. Sappiamo che è una situazione complicata, ma io credo nella salvezza. E Zamparini come prima cosa mi ha chiesto di fare bene perché anche lui ci crede ancora». Dal mercato però continua a non arrivare niente. Lopez si smarca con abilità: «Di questo dovete parlare col direttore, è la persona più idonea (Salerno è venuto con lui a Palermo, dove ieri è rimasto per l’intera giornata, ndc.). Io non ho chiesto nulla, vedremo quello che succederà». Risolto anche il caso dello staff: Lopez avrà al seguito il suo secondo Michele Fini e il preparatore Di Renzo. Restano per ora in organico sia i collaboratori di Ballardini che quelli di Corini, con i quali probabilmente si procederà ad una rescissione di contratto. TIFOSI E CAMBIAMENTI. Inevitabile una parola per i tifosi, scettici, rassegnati e arrabbiati, non tanto verso Lopez, quanto verso la gestione Zamparini. «Ho lavorato 20 anni in Sardegna e so quali sacrifici fanno i tifosi che vivono su un’isola – ha detto l’allenatore – a loro bisogna dare sempre rispetto, sudare e lottare fino alla fine. E comunque questo è un momento in cui le parole sono inutili, dovremo dimostrare sul campo». A proposito di campo, le prime indicazioni tattiche ieri si sono già viste nel corso del primo allenamento di Diego. Confermano il credo dell’uruguaiano: si torna alla difesa a 4, ennesimo cambiamento di modulo stagionale. Con Diamanti influenzato e Quaison in forse (lo svedese si è limitato ad un lavoro blando ma si attendono soprattutto notizie sul suo destino), si prospetta un tridente inedito col rilancio di Embalo e Trajkovski in supporto a Nestorovski”. Questo quanto si legge su “Il Corriere dello Sport”.