L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulle parole di Mignani rilasciate ieri in conferenza stampa.
Un po’ di novità vengono fuori subito, alla presentazione di Michele Mignani, accompagnato dall’Ad rosanero Giovanni Gardini, che ha spiegato a lungo la posizione della società. La prima, il contratto del nuovo allenatore è fino a giugno 2025, dunque non solo per questa coda di stagione, sia pure legato a opzioni da verificarsi.
La seconda, nonostante il suo curriculum, Mignani potrebbe schierare il suo primo Palermo in modo innovativo e sorprendente, con la difesa a 3, due punte e Di Francesco a supporto. Tutto da verificare nei colloqui delle ultime ore, perché l’allenatore deve ancora capire moltissimi dettagli di una squadra in difficoltà.
Gardini. Dopo mesi di silenzio ufficiale, il rappresentante del City a Palermo ha parlato per ribadire le intenzioni ambiziose della proprietà: «I viaggi hanno un inizio e una fine, e qualche volta la fine non è adeguata alle aspettative come nel caso di Corini che voglio ringraziare per il supporto che comunque ha dato in quasi due anni. Non cambia nulla nei nostri progetti, vogliamo essere competitivi anche per rispetto del meraviglioso pubblico che accompagna sempre la squadra.
Ci sentiamo in debito con loro, nell’ultimo mese non siamo stati all’altezza delle aspettative. Il cambio non è stato fatto prima perché la posizione in classifica e la valutazione complessiva non erano negative. Dopo Pisa però non c’erano più le condizioni per proseguire con Eugenio ed abbiamo scelto Mignani. che ci ha subito trasmesso serietà e caparbietà. Non sarà una situazione di ripiego, anche se siamo sempre legati ai risultati. Manchester ha condiviso la nostra decisione, noi continueremo a parlare poco e fare molto, ci suono dei ruoli da rispettare”.