L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla serie B.
I quarantamila del San Nicola sono quelli che alla fine riescono ad andare oltre il pari avvincente tra Bari e Ternana all’Astronave. Cantano festanti i tifosi pugliesi, perché la loro squadra è viva alla faccia degli ipercritici che la volevano sull’orlo della crisi e comunque lontana da quella che aveva incantato prima del doppio stop contro Ascoli e Frosinone. Due ex capolista confermano la solidità delle rispettive strutture, anche se al Bari, reduce da tre sconfitte tra campionato e Coppa Italia, il punto non va proprio giù e non rende l’idea dell’intensità con la quale la squadra ha cercato a vincere. E non solo per quel gol annullato a Scheidler su cui i Galletti hanno avuto più di qualcosa da recriminare. Implacabile il Var. Sfortunati in occasione della traversa che certifica come la fortuna esiste e a volte può fare la differenza. Mignani, comunque, fa la partita e onora la contesa contro una Ternana solida e organizzata anche senza Lucarelli in panchina perché squalificato. Ma la pressione dei padroni di casa ha creato più di qualche difficoltà alle Fere, attaccate con rapidità da Folorunsho e Cheddira tra le linee e torturate dall’argentino Botta, finalmente in campo.
Arginato anche lui, gli umbri patiscono gli assalti baresi senza proporsi quasi mai, non riescono a fare gol dopo 25 gare tra lo 0-1 casalingo dal Monza dello scorso 15 febbraio e lo 0-0 di ieri al San Nicola, ma incassano un punto (dopo 26 giornate) che è oro colato. Sale, invece, a 278 minuti il digiuno del Bari. L’ultimo gol resta il rigore di Cheddira a Venezia. Ma la prestazione fornita ieri sera conferma tutte le qualità della squadra. E da lì bisogna ripartire in vista della gara di Benevento in programma nel prossimo turno di campionato. Quale Strega troveranno Di Cesare e compagni dipenderà anche dal risultato di oggi. Al Vigorito arriva il Pisa di D’Angelo. A maggio un incrocio che valeva la finale della A. S’imposero i toscani e sarebbe la rivincita perfetta se non fosse che Cannavaro ha una squadra decimata. Ma non è il solo a passarsela male. Corini a Modena cerca certezze. Ma trovarle sarà anche per lui tutt’altro che scontato!