“Si apre domani un mese fondamentale per il futuro dell’Acr dentro e fuori dal campo. Dicembre riserva scontri diretti e derby, appuntamenti in tribunale, scadenze importanti e fa da prologo al mercato di riparazione, dove il Messina dovrà essere protagonista se vuole salvarsi senza soffrire oppure puntare a qualcosa di più. CALENDARIO. Sei incontri a dicembre ad alta tensione con un solo punto di vantaggio sulla zona retrocessione e la necessità quindi di tornare a vincere per mettersi a distanza di sicurezza. Si comincia sabato con la trasferta di Melfi, cui seguirà tre giorni dopo la sfida affascinante al Franco Scoglio contro la capolista Lecce. Il tour de force si completerà il 10 dicembre con la partita di Cosenza, che inaugurerà una serie di derby. Sabato 17 si torna in casa per un altro scontro diretto con la Vibonese ed il 22 viaggio a Siracusa, dove si inaugura il girone di ritorno che proseguirà col derby dello Stretto contro la Reggina in programma a Messina giovedì 29 prima della lunga sosta. Il campionato dell’Acr riprenderà infatti sabato 21 gennaio a Francavilla.
FIDEIUSSIONE. Il primo ostacolo da superare però è in programma domani mattina al Tribunale Nazionale Federale – sezione Disciplinare quando l’Acr, insieme ai suoi dirigenti, dovrà rispondere della ritardata presentazione della fideiussione allegata alla domanda di iscrizione al campionato rispetto ai termini del 30 giugno. Il documento non fu ritenuto affidabile e la proroga concessa di una settimana servì a presentare le garanzie richieste, che paradossalmente da pochi giorni non hanno più alcuna validità perché la Gable, società emittente, ha ricevuto una procedura di fallimento da parte della Corte di giustizia del Liechtenstein. Secondo la difesa dell’avvocato Eduardo Chiacchio sarà invocato l’errore scusabile perché l’inadempimento al 30 giugno sembrerebbe evidente. Per la società giallorossa l’eventuale assoluzione è legata alla possibilità di dimostrare che la lista delle società abilitate alle fideiussioni sia stata comunicata dopo la scadenza dei termini. Se invece passerà la linea contraria, il Messina verrà penalizzato da uno a due punti. Per identica ragione sono stati deferiti dal procuratore federale il presidente Natale Stracuzzi ed i suoi vice, Pietro Gugliotta e Pietro Oliveri, che rischiano una sanzione fino a sei mesi. Nello stesso processo è impegnata l’Akragas, mentre dopo la prima udienza la Casertana è stata penalizzata di due punti. Nel primo appuntamento invece nei confronti del Messina non fu adottato alcun provvedimento per esaminare meglio le carte della memoria difensiva presentata da Chiacchio. MERCATO E STIPENDI. Altri nodi al pettine dell’Acr sono la necessità di rinforzare la squadra, soprattutto a centrocampo dopo l’infortunio di Musacci e i problemi fisici di Mancini, che privano il club di qualità. I movimenti maggiori saranno effettuati nel mercato di riparazione a gennaio (serve anche una prima punta da alternare a Pozzebon), ma sul fronte degli svincolati è ripresa la trattativa col centrocampista Riccardo Nardini, ex Modena e Catania, che piace a Lucarelli. Le parti si sono riavvicinate, dopo alcuni contatti non andati a buon fine nelle scorse settimane, perché c’era parecchia distanza tra domanda e offerta. Questa volta l’accordo potrebbe essere raggiunto a breve. Entro il 16 dicembre, poi, il Messina dovrà pagare due stipendi ai suoi tesserati relativi ai mesi di settembre e ottobre per evitare ulteriori penalizzazioni, che andrebbero ad aggiungersi a quella attesa domani dalla sentenza di Roma. Fino ad oggi tutte le mensilità sono state saldate con puntualità.” Questo è quanto si legge nell’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.