“I conti non tornano più in casa Messina. Dall’arrivo di Cristiano Lucarelli, subentrato all’esonerato Marra, la squadra giallorossa non ha più perso in campionato ed è stata eliminata dal Taranto negli ottavi di finale della Coppa Italia di Lega Pro dopo avere superato due turni contro Vibonese e Catania. È altrettanto vero però che non vince da più di un mese, dallo scorso 23 ottobre, quando l’esordio in campionato del nuovo tecnico toscano fu segnato dal successo contro la Casertana (2-1) con reti di Madonia, Rea e Corado, tutte nella prima frazione. L’altro dato che non entusiasma è la serie di cinque pareggi consecutivi contro Taranto, Matera, Andria, Akragas e Unicusano Fondi, che completano l’imbattibilità, anche se il calendario ha proposto nelle prime sei gare di torneo della gestione-Lucarelli quattro appuntamenti al Franco Scoglio e due soli viaggi contro Taranto e Akragas, che non hanno una classifica migliore del Messina. L’ultimo aspetto riguarda la posizione attuale, perché con 15 punti c’è una sola lunghezza di vantaggio dai play out e quattro di ritardo dai play off. Venerdì è attesa la sentenza del Tribunale Nazionale Federale sulla ritardata presentazione della fideiussione rispetto al termine del 30 giugno e un’eventuale penalizzazione (da uno a due punti) creerebbe ulteriori apprensioni in vista dei prossimi impegni. ATTACCO IN CRISI. Rispetto alla precedente gestione tecnica, il Messina ha migliorato il rendimento della difesa che con Marra aveva toccato punte negative estreme, ma nelle ultime settimane i numeri peggiori hanno interessato il reparto d’attacco. Pozzebon, che nella parte iniziale del torneo è stato il trascinatore con sei reti (sette compresa quella di Coppa Italia a Siena), attraversa un periodo involutivo e domenica scorsa è stato tra i peggiori. Stesso discorso per Milinkovic, che si è iscritto nel tabellino dei marcatori soltanto nella gara inaugurale della stagione in casa contro il Siracusa, e poi non ha mostrato grande continuità nelle sue prestazioni, alternando gare positive a prove incolori. Ferri vede raramente la porta avversaria e assicura più equilibrio in fase di non possesso palla, mentre Madonia (tre centri nel torneo e altrettanti in Coppa Italia) è utilizzato part-time nel rispetto della regola degli under, cui il Messina tiene parecchio per raccogliere il massimo dei contributi federali. CALO SPETTATORI. Per avvicinare i tifosi allo stadio, servono altri numeri perché il calo delle presenze è piuttosto evidente e non tende a placarsi. Domenica scorsa contro il Fondi c’erano appena 1.500 spettatori; se non è minimo stagionale, ci manca poco e soprattutto non si intravedono i rimedi per cambiare lo stato attuale.” Questo è quanto riporta l’odierna edizione de “Il Corriere dello Sport”.