“Messina In appena due giorni di prevendita sono circa cinquemila i biglietti staccati per il derby di domani al Franco Scoglio, ai quali bisogna aggiungere i 500 tagliandi inviati a Catania per la tifoseria ospite. Si prevede quindi che ci saranno almeno ottomila spettatori, ma nelle ultime ore potrebbe raggiungersi anche il tetto delle diecimila presenze, che rappresenta l’obiettivo massimo stabilito dalla società. Numeri in controtendenza rispetto alle precedenti gare di questa stagione, poiché in alcune di esse non si è superata la soglia dei mille spettatori (occasioni in cui anche parte degli abbonati hanno disertato lo stadio). La prevendita proseguirà per tutta la giornata di oggi e domani fino all’immediato inizio dell’incontro fissato alle ore 14.30. La riapertura della Tribuna B è un altro incentivo per avvicinare il tifoso al Messina insieme all’iniziativa “Famiglia”, che prevede l’acquisto da due a cinque biglietti al prezzo complessivo di 30 euro. Intanto è ufficiale l’ingaggio di Gianvito Plasmati, attaccante di 34 anni che era svincolato: l’anno scorso ha realizzato tre gol in 16 presenze con la maglia del Catania. Plasmati, che ha scelto il numero 27 e già di alcuni giorni si allenava con il Messina, è il primo acquisto della nuova proprietà. Stamani Lucarelli guiderà la rifinitura a porte chiuse dopo avere accolto i tifosi nei precedenti allenamenti al Celeste. Difficile il recupero in difesa di Angelo Rea, che ha accusato problemi ad un polpaccio e non è completamente ristabilito. Oggi se ne saprà di più dopo l’ultima seduta, ma al momento sembra probabile una sua presenza in panchina. Al centro del reparto arretrato giocherebbero Maccarrone e Bruno. A destra Palumbo è in vantaggio per vincere il ballottaggio con Grifoni, che ha recuperato insieme a Foresta; i due non dovrebbero far parte dell’undici titolare, ma rientrare in maniera graduale. Scelte scontate a centrocampo e in attacco nel 4-3-1-2 di Lucarelli.
Su iniziativa dell’ACR, in occasione del derby saranno presenti sulle tribune del Franco Scoglio anche i rettori delle Università di Messina, Pietro Navarra, e di Catania, Francesco Basile. Il Messina ha espresso soddisfazione per la ripresa dei rapporti istituzionali con l’Ateneo peloritano, dopo il contenzioso sorto nei mesi scorsi in merito ai servizi forniti dal centro medico sportivo riabilitativo di Unime. Da ieri il Messina ha un nuovo capo ufficio stampa. Si tratta del giornalista professionista Sergio Magazzù, 48 anni, redattore del quotidiano La Sicilia e già corrispondente di numerose testate tra cui Tuttosport, Super B, Guerin Sportivo e Superbasket. Scelta di ottimo livello in un settore che merita maggiore attenzione rispetto al passato. Catania All’attacco. No, non il Catania. Almeno in questo momento. All’attacco questa volta va Pietro Lo Monaco, che ne ha davvero per tutti. Pure per il questore Marcello Cardona, prossimo al trasferimento a Milano, che in un’intervista aveva sottolineato i problemi del patron Nino Pulvirenti e di Finaria, società proprietaria del club rossazzurro, augurando alla tifoseria etnea «una bella rinfrescata», ovvero il cambio di società: «Ha perso l’occasione per stare zitto – si arrabbia Lo Monaco – dimostrando di non conoscere la situazione di questa società e di una holding in cui si sta lavorando alacremente per appianare la situazione debitoria, peraltro con risultati importanti in questi mesi». Nel mirino anche Marcello Pitino, fresco di trasferimento proprio in riva allo Stretto e appena lo scorso anno sulla sella rossazzurra: «Pitino dice che qui a Catania ha fatto partite con 12 spettatori: non è vero, la gente di Catania non ha mai abbandonato la squadra, male che andasse c’erano sempre migliaia di persone allo stadio e per la Lega Pro è tanta roba. Sono stati fatti miracoli? I miracoli li fa il Padre Eterno. proto. Ce ne è pure per Franco Proto, appena arrivato al timone della società giallorossa: «Felicitazioni al nuovo presidente del Messina, il quale, dopo aver tentato di acquistare Scordia, Acireale, Ragusa e Gela, finalmente è approdato in una piazza tanto desiderata da lui. Gli faccio un grande in bocca al lupo e gli auguro di avere la forza di spendere gli stessi soldi che ho speso io. Sicuramente li spenderà meglio di me, perché, come lui stesso ha detto, è un vincente. Correggo una piccola cosa, però: dichiarare che dopo Franza, negli ultimi dieci anni, a Messina non c’è stato nulla mi sembra quanto meno azzardato. Io, con le mie modeste capacità, a Messina ho vinto due campionati e ho lasciato la squadra in Lega Pro dopo due promozioni consecutive, partendo dai Dilettanti». Lo Monaco ha pure annunciato che Lodi comincerà ad allenarsi a Catania, «ma non come ospite: lui è sempre stato uno di noi». «Dispiace – e qui parte un altro attacco – che l’Udinese abbia fatto tutta quella pantomima prima della rescissione col giocatore: a quest’ora starebbe giocando con noi». Infine il derby, che Lo Monaco non considera tale: «Per noi derby è soltanto quello col Palermo, ma siamo consapevoli del clima che troveremo. Affronteremo la partita come sappiamo, con un allenatore bravo e preparato, la cui presenza leva ogni alibi ai giocatori: se siamo davvero la squadra che diciamo di essere, dimostriamolo»”. Questo quanto scritto dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.