Corriere dello Sport: “Messina. Cura Lucarelli, tutte le mosse per il rilancio”

“Due vittorie in cinque giorni per cambiare la storia di questa stagione. Se il primo successo in Coppa Italia di mercoledì scorso (2-0 alla Vibonese) ha interrotto la serie negativa di tre sconfitte e regalato il derby col Catania nel turno successivo, l’altro di domenica scorsa (2-1 alla Casertana) ha fatto crescere l’autostima della squadra e restituito una posizione in classifica leggermente migliore con due punti di vantaggio sulla zona retrocessione. Il Messina di Cristiano Lucarelli formato casalingo ha superato l’esame a pieni voti in attesa di nuovi appuntamenti lontano dalla città dello Stretto (il primo sarà domenica prossima a Taranto). Il tecnico toscano in poche mosse ha stravolto l’atteggiamento della squadra, restituendo credibilità e consapevolezza dei propri mezzi a calciatori che sembravano bloccati sotto l’aspetto tecnico e fisico. «Quando Lucarelli è arrivato nello spogliatoio martedì scorso eravamo distrutti e psicologicamente a pezzi per il periodo negativo – ha raccontato il difensore centrale Angelo Rea, protagonista di una buona prova contro la Casertana – ma è stato bravo a calarsi nella realtà e a lavorare subito sulla nostra testa, curando gli aspetti motivazionali prima ancora di quelli tecnici». CAMBIO MODULO. Lucarelli è tornato all’antico, rispolverando il 4-3-3 su cui aveva tanto lavorato Valerio Bertotto in ritiro prima di essere esonerato ad una settimana dall’inizio del torneo. Con Marra, invece, il Messina ha utilizzato prima la difesa a tre (3-5-2) e poi il trequartista dietro le punte (4-3-1-2): due soluzioni che non hanno prodotto i risultati sperati fino al nuovo cambio di modulo coinciso con l’arrivo dell’ex attaccante del Livorno. C’è poi un retroscena che riguarda lo stesso Lucarelli, già contattato dall’Acr dopo l’addio a Bertotto, sempre tramite il direttore generale Enrico Ceniccola. In quell’occasione, però, le parti non trovarono l’accordo sul potenziamento della squadra e il suo arrivo in Sicilia fu posticipato di qualche mese. Il Messina spostò le sue attenzioni su Sasà Marra, gradito dalla tifoseria e in passato ad Acireale con Pasquale Leonardo, responsabile dell’area tecnica peloritana. Il resto è storia recente. La sintesi del cambiamento sta nella prestazione di Milinkovic, non convocato a Catania per problemi tecnici e disciplinari e domenica scorsa contro i campani tra i migliori in campo per impegno e spirito di sacrificio. Nella fase difensiva è stato il primo a lottare su ogni pallone nella metà campo avversaria come richiesto dalla panchina. Eppure per squalifica mancava il bomber Demiro Pozzebon (cannoniere giallorosso con cinque reti), ma nel ruolo di punta centrale si è adattato Madonia, che ha dato un buon contributo, sbloccando tra l’altro il risultato.
GRIFONI. Un’altra nota lieta è stato l’esordio di Giulio Grifoni, che nella stessa gara è stato utilizzato prima a destra nella linea difensiva a quattro e poi esterno d’attacco a sinistra. È il jolly che mancava al Messina e consente un assetto più equilibrato. Voluto da Lucarelli che lo inseguiva da tre anni, l’ex del Prato ha dato sicurezza alla difesa e rappresenta una soluzione in diversi ruoli, nonostante la giovane età. Al di là dei singoli, però, è mutata la mentalità generale con stimoli e input diversi dal passato. La trasferta di Taranto, però, sarà la prima verifica di un percorso lungo e ancora da decifrare negli obiettivi”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio