Corriere dello Sport: “Messina: crisi tra i soci, Stracuzzi via. Il presidente anticipa l’uscita, ma la cessione è in stand-by”
“Natale Stracuzzi ieri mattina si è dimesso dalla carica di presidente del Messina, anticipando i tempi di ciò che dovrebbe avvenire la prossima settimana (l’accordo è da ratificare entro mercoledì 8 febbraio) con l’ingresso dei nuovi proprietari calabresi, che hanno già firmato un preliminare di acquisto del 70 per cento delle quote societarie, ma a questo punto i colpi di scena potrebbero non esaurirsi all’annuncio di ieri. L’Acr, in un comunicato, ha poi reso note le decisioni adottate dal Consiglio di Amministrazione riunitosi a seguito delle dimissioni di Stracuzzi. Il nuovo presidente è Piero Oliveri, il vice Antonino Micali, mentre Pietro Gugliotta va a ricoprire la carica di consigliere ed amministratore delegato. I rapporti tra Stracuzzi ed una parte della proprietà erano difficili da parecchio tempo e si era arrivati ad una parziale rottura (poi rientrata) sabato scorso con un comunicato emesso dallo stesso Stracuzzi in merito all’evoluzione della trattativa con la cordata calabrese. In casa Acr sembrava poi essere tornato il sereno, ma l’ultimo giorno di mercato chiuso ufficialmente alle 23 di martedì scorso ha acuito la rottura tra le parti. Il tecnico Cristiano Lucarelli, che non ha guidato la doppia seduta di allenamento, affidandola ai vice Vanigli e Conticchio, per seguire direttamente le ultime operazioni in entrata e in uscita, ha bloccato le cessioni di Musacci e Milinkovic per i quali a Milano erano stati raggiunti gli accordi rispettivamente con le società del Taranto (in partenza anche Akrapovic, poi rimasto nel Messina) e del Foggia. Il veto di Lucarelli ha scatenato reazioni a catena fino alla rottura dei soci con Stracuzzi, che in serata ha abbandonato gli uffici dello stadio San Filippo, preannunciando quelle dimissioni, che a poche ore di distanza sono state ufficializzate.
nuova ProPrIetà. Fin qui, comunque, può starci tutto tenuto conto che Stracuzzi ha firmato un preliminare di vendita ad un gruppo di calabresi (Pasquale Gerace, Giuseppe Marcianò e Rocco Morabito) e quindi la sua carica di presidente non l’avrebbe più ricoperta dalla prossima settimana. Condizionale d’obbligo perché a questo punto la palla della partita più importante della travagliata storia dell’Acr passa alla cordata calabrese, che ha poco meno di una settimana per completare l’analisi della documentazione, dei debiti certificati e quindi sciogliere eventuali riserve, anche nell’ottica della scadenza dei prossimi stipendi prevista il 15 febbraio.
gerace. Ieri, però, su facebook Pasquale Gerace, destinato a ricoprire il ruolo di presidente nel nuovo assetto societario, sollecitato da un tifoso giallorosso, ha dichiarato che: «La situazione è diventata ancora più catastrofica dopo l’ultimo calciomercato», e poi sull’ingresso in società ha aggiunto che: «Ancora niente di ufficiale ma grazie lo stesso». Difficile fare previsioni, ma certamente le parole di Gerace lasciano alcuni dubbi, forse gli stessi che in questo momento cominciano a serpeggiare nella cordata calabrese dopo la prima analisi dei bilanci e l’esito negativo di un mercato dove il solo Lucarelli, uomo tuttofare di questo Messina che a fatica è riuscito a tirarsi fuori dalla zona play out, ha dimostrato di avere le idee chiare e di volerlo salvare a tutti i costi da una stagione a dir poco fallimentare.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.