L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma sul possibile ritiro di Leo Messi. Lunedì scorso, quando il diretto interessato, sul palcoscenico parigino del Theatre du Chatelet, con il 6º Pallone d’Oro della sua straordinaria carriera tra le mani, si è concesso una riflessione a voce alta. «Sono cosciente dell’età che ho, per questo cerco di vivere ancor più intensamente questi momenti. Il giorno in cui dovrò ritirarmi si sta avvicinando». Parole che hanno scatenato il panico nei piani alti del quartier generale del Barça, che già da qualche tempo sta lavorando sulla nuova epoca che si aprirà quando la Pulce appenderà gli scarpini al chiodo. Sarà un caso, ma appena quarantotto ore dopo, è arrivato l’annuncio del rinnovo del gioiellino della cantera, il fresco diciassettenne Ansu Fati che, in cambio di un significativo aumento dello stipendio, ha prolungato fino al 30 giugno del 2022, con opzione per altre due stagioni, accettando di buon grado una clausola rescissoria da 170 milioni di euro, che salirà a 400 milioni nel momento in cui il teenager passerà ufficialmente in prima squadra. Si tratta solo del primo tassello di un progetto stellare. Colmare la lacuna che lascerà Messi è una sfi da praticamente impossibile, che ha bisogno di sacrifici economici stratosferici.