L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su CR7 e Messi che presto potrebbero affrontarsi.
L’Arabia sognante, dove i soldi probabilmente non fanno la felicità, ma di certo aiutano a vivere emozioni che storicamente da quelle parti non possono permettersi, almeno per il momento. Gennaio è il mese delle meraviglie, il periodo in cui dalla capitale Riyad passano le stelle del calcio. Con un po’ d’invidia, i sauditi hanno visto il vicino e piccolo Qatar ospitare il Mondiale, ma ora tocca a loro mettersi in mostra, tanto da organizzare in poche settimane tre eventi calcistici di caratura internazionale. Prima la Supercoppa di Spagna, vinta dal Barcellona di Xavi in finale contro il Real Madrid di Ancelotti, poi la Supercoppa Italiana, questa sera tra Milan e Inter, e domani la Riyad Season Cup, che non è altro che un’amichevole tra una selezione di giocatori dell’Al Nassr e dell’Al Hilal e il Paris Saint-Germain.
LEO VS CRISTIANO . Sarà il debutto in terra saudita di Cristiano Ronaldo, che non ha potuto ancora giocare per l’Al Nassr causa squalifica che si portava dietro dal Manchester United. Marcelo Gallardo, allenatore della selezione araba, gli ha già affidato la fascia di capitano. In caso di vittoria, toccherà a lui alzare la coppa. E c’è da scommettere che CR7 non la prenderà sottogamba, visto che di fronte ci sarà l’eterno rivale Leo Messi, stella più brillante di un Psg che per contratto dovrà schierare la migliore formazione se vuole arrivare a percepire quei 15 milioni di euro promessi dagli sponsor nel caso in cui giochino l’argentino, Neymar e Mbappé. Galtier lo sa e non ha problemi a riguardo, visto che il prossimo impegno, lunedì sera nei sedicesimi di Coppa di Francia, è di quelli sulla carta facilissimi contro una squadra di 6ª divisione (Pays de Cassel).
SOGNI NON PROIBITI . I club arabi stanno facendo di tutto affinché il loro campionato cresca. L’arrivo di Ronaldo è il segnale più forte, ma il mercato di gennaio può riservare altre sorprese. L’Al Nassr, che ha perso l’ex napoletano Ospina per infortunio, vorrebbe per sei mesi proprio il portiere parigino Keylor Navas, che non trova più spazio, se non in Coppa di Francia, da quando Galtier ha indicato Donnarumma come titolare inamovibile. Poi, però, il sogno più grande resta quello dei rivali dell’Al Hilal: ovvero portare Messi in Arabia Saudita. La squadra allenata da Ramon Diaz è seconda in classifica nella Pro League e l’arrivo di Ronaldo all’Al Nassr ha stuzzicato in loro un certo appetito. Messi è in scadenza a giugno e ufficialmente non ha ancora firmato il rinnovo con il Psg, anche se in Francia danno già per trovato l’accordo tra il papà-agente dell’argentino, Jorge, e Luis Campos, il manager portoghese che si occupa del mercato in entrata dei parigini. C’è poi da considerare i rapporti, delicati, tra il Qatar e l’Arabia Saudita, tornati a essere buoni da un paio d’anni. L’amichevole di domani ne è la prova, ma per il Psg, di proprietà della Qatar Sports Investments, sarebbe uno smacco troppo grande perdere Messi a parametro zero per vederlo trasferirsi a Riyad. Riproporre la sfida tra Leo e Cristiano in campionato, però, per i sauditi avrebbe tutt’altro sapore. Sognare non costa nulla, ingaggiarli sì, ma i soldi, da quelle parti, non sono mai stati un problema.