L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla visita di Mattarella a Palermo e al Barbera.
Nel giorno della visita del presidente Mattarella al Barbera, il Palermo prepara l’assalto al Cosenza: con la squadra allenatasi al Tenente Onorato di Boccadifalco, lo stadio ha ospitato il capo dello Stato, rientrato nella sua città per le vacanze di Pasqua. Mattarella ha accettato l’invito della dirigenza rosanero passando vasta parte della mattinata nell’impianto e nel museo realizzato all’interno, alla presenza del presidente Mirri, dell’amministratore delegato Gardini e di una delegazione di atleti e atlete del settore giovanile. «Lo scenario unico del Barbera mi evoca tanti ricordi», ha commentato sorridendo il presidente.
La sintesi di Eugenio. Corini spera che l’evento faccia da traino alla squadra che domani sera ha bisogno di battere il Cosenza per credere ancora nei playoff: «La visita di Mattarella è un orgoglio per noi, ho saputo che ci segue ed è informatissimo sulle nostre sorti, dunque sarà una motivazione in più per conquistare i tre punti», ha commentato il tecnico nella presentazione della vigilia, poi subito svoltata sui temi di campo. Con una riflessione che potrebbe portare ad un importante cambio di formazione: «Nel nostro percorso di crescita, devo considerare il fatto che abbiamo vinto solo una partita sulle ultime otto – ha spiegato Corini – Devo trovare la sintesi corretta fra equilibrio e solidità».
E la soluzione intravista sarebbe l’inserimento di Segre sulla fascia (al posto di Valente) laddove già manca una soluzione di rango come Di Mariano. Un elemento di corsa e sostanza a supporto della fase difensiva, peraltro contro un avversario da prendere con le molle: «Il Cosenza ha saputo reagire alle difficoltà, viene da tre vittorie consecutive in cui non ha subìto gol. Per battere una squadra in fiducia servirà una grande partita ma noi ci siamo preparati bene».