L’edizione odierna de Il Corriere dello Sport si sofferma su un caso che ha coinvolto l’arbitro italiano Fabio Maresca.
L’arbitro italiano Fabio Maresca è stato denunciato da un membro del Consiglio d’Amministrazione dell’Al-Arabi, in seguito alla partita di venerdì scorso contro il Kuwait SC, valida per la 6ª giornata di campionato (seconda contro prima in classifica). L’accusa, diffusa dall’avvocato Adnan Mahmoud Abel su «X» e ripresa da diversi siti internazionali, riguarda una presunta minaccia di morte («Ti ucciderò») rivolta al giocatore dell’Al-Arabi, Khaled Al-Murshed. Abel ha dichiarato di avere «video e prove» dell’accaduto e ha comunicato l’intenzione di sporgere denuncia presso la stazione di polizia di Adailiya, un sobborgo di Kuwait City.
La versione di Maresca:
Maresca, che in Kuwait era assistito da Gariglio al VAR e da una quaterna di campo tutta kuwaitiana, è rientrato regolarmente in Italia. Martedì sarà il quarto uomo per la partita PSV-Sporting in Champions League, arbitrata da Guida. Al momento, né la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), né l’Associazione Italiana Arbitri (AIA) hanno ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dal Kuwait riguardo all’episodio, né il report della partita che solitamente accompagna le prestazioni arbitrali.
L’inizio di stagione di Maresca non è stato dei migliori: ha commesso errori nella partita Milan-Torino della prima giornata di Serie A e dopo una sosta è tornato in Serie B, dove ha diretto Sampdoria-Bari con prestazioni ritenute ancora insoddisfacenti, tanto da essere fermato per un breve periodo. Nonostante le difficoltà, la sua posizione come arbitro internazionale, al momento, non sembra essere in discussione, anche se alcuni credono che dovrebbe esserlo.