L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’Arabia Saudita di Mancini.
Peggio di così non poteva iniziare l’avventura di Roberto Mancini sulla panchina dell’Arabia Saudita. Dopo il tris incassato dal Costa Rica all’esordio, anche la Corea del Sud vince in amichevole contro la nazionale allenata dall’ex ct azzurro. Stavolta con il punteggio di 1-0, ma i gol dell’undici di Jurgen Klissmann potevano essere molti di più. Tutto sommato è andata bene a Mancini, che si è presentato sul neutro del St. James’ Park in giacca e cravatta, nascoste da un impermeabile grigio, forse come il suo umore alla luce di un avvio complesso alla guida dei sauditi. Curiosità: al polso aveva un bracciale tricolore.
SEGNA CHO. A Newcastle risulta decisivo il sigillo al 32’ del primo tempo di Cho Gue-Sung, attaccante che si era già messo in luce durante i Mondiali in Qatar. Metà modello, metà bomber. Adesso gioca nel Midtjylland, lassù in Danimarca. Stranissima l’azione: scambi stretti della Corea del Sud, Cho Gue-Sung è in fuorigioco, ma Al Bulayhi sbaglia completamente il rilancio e rimette in gioco involontariamente la punta che segna di testa a tu per tu con Al Owais, oggettivamente incolpevole.
AL OWAIS PRESENTE. Mancini in avvio sceglie il blocco dell’Al-Hilal. Per la precisione nove giocatori su undici dello stesso club, che poi è quello di Koulibaly, Neymar, Malcom, Mitrovic e Ruben Neves. La mossa non paga. O meglio: la spinta offensiva dell’Arabia Saudita si spegne tra le braccia di Kim Seung-Gyu, tra l’altro portiere dell’Al-Shabab. Ci provano i due Al Dawsari senza successo, prima su punizione e poi con un tocco ravvicinato neutralizzato in extremis. La Corea del Sud, che può contare sull’ex Napoli Kim Min-Jae e sul capitano Son Heung-Min del Tottenham, va in vantaggio e sfiora il raddoppio tantissime volte. Se non finisce in goleada il merito è tutto di Al Owais. Il numero uno alza un muro e quando non ci arriva si fa aiutare dal palo. Miracoli su miracoli, in particolare su Lee Jae-Sung e Hwang Hee-Chan, giocatori che militano in Europa: il primo nelle fila del Mainz, il secondo del Wolverhampton. Mancini dovrà aspettare per tornare a sorridere.