Corriere dello Sport: “Mancini rilancia. Il ct è tornato nella sua Jesi dopo la delusione di Belfast. E sta studiando come ritrovare la sua Italia”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su Roberto Mancini, tornato nella sua casa di Jesi, in cerca di soluzioni per vincere gli spareggi.

Il murales “Grazie Roberto”, realizzato in suo onore, in via del Prato, davanti al campo dell’Aurora calcio San Sebastiano, a Jesi, se lo cercate su Google maps, non c’è. Eppure quella coppa che lui stringe, riprodotta da un trio di street artist su commissione del Comune marchigiano, è vera e da quattro mesi sembra una madonna pellegrina in giro per il Bel Paese, ben contento di accoglierla.

Arrivando a casa dei suoi genitori, Mancini deve essere passato proprio lì davanti, incrociando il sorriso di quella figura mitizzata. Chissà se oggi qualcuno lo rivedrà in fila, fuori da un negozio di quartiere, in attesa di fare la spesa, a ritrovare la propria normalità dopo un vortice europeo di emozioni eccezionali. La sua 25ª ora, quella delle cose che sarebbero potute accadere diversamente e felicemente, è arrivata inopinatamente prestissimo, rovesciando il suo mondo azzurro, rimettendo molto in discussione, tra assenze pesanti e situazioni discutibili. Come a luglio, dopo il trionfo di Wembley, rientrato nella notte da Belfast col mondiale di colpo tornato terra di conquista, Roberto Mancini ha puntato verso lidi sicuri, per riordinare le idee.

Al Windsor Park, in un crescendo di tensione, a un certo punto, quasi stizzito davanti alla sua creatura balbettante, si era lasciato andare a uno scatto quasi isterico, calciando la palla verso il lato irlandese come i suoi ragazzi non stavano riuscendo a fare. Poi, una volta incassata la mancata qualificazione, era tornato in sé, parlando subito alla squadra, ritardando anche le interviste post gara: «Dimenticate tutto, non pensate a quello che è stato e soprattutto non è stato. Dovete ritrovare energie, stare bene a marzo, quando sapremo andare in Qatar» il senso del suo discorso.

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Redazione Ilovepalermocalcio