L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha dedicato un’intera pagina a Bruno Tednio e a quanto di buono sta facendo in rosanero. Il tecnico del Palermo si è anche espresso in merito ad alcuni fattori e ad alcuni giocatori, che anche grazie a lui, stanno dando il meglio di se. Ecco infatti quanto si legge sul quotidiano:
“Scacco matto al campionato. Tedino ci prova con i record ma soprattutto con le sue iniziative imprevedibili e concrete che hanno rigenerato il Palermo e messo in soggezione la concorrenza. Cinque colpi decisivi, attacco e contrattacco continui in campo, nello spogliatoio e all’esterno, da comunicatore consumato, con strategie e frasi che lo hanno incoronato protagonista. Forse neppure lui si aspettava una svolta del genere e l’esplosione immediata. Ecco le cinque “mosse” che lo hanno consacrato numero uno del campionato.
SPOGLIATOIO. Prima non si guardavano negli occhi, gruppi e gruppetti incontrollati e allo sbando. Tedino trovò un gruppo deluso e scoraggiato. Serviva una scintilla. «Palermo è un patrimonio di tutti», azzardò. Nelle segrete stanze, regole di comportamento, educazione di lavoro, sacrificio, rispetto e solidarietà. Parole sul momento incomprensibili. Tedino ha conquistato il gruppo calandosi perfino nel cuore dei rosanero. Provate ad immaginare: uno dei ragazzi con le cuffie, sul lettino dei massaggi, e Tedino che passa. «Mister, lei queste canzoni moderne neppure le conosce…». «Quali?». «Gliene faccio ascoltare una…». Tedino non si scompone: «E’ di Tizio, canta Caio, nasce nel …». E giù la data. Per avere tutti dalla sua parte servono anche la sua straordinaria memoria e l’amore per la musica.
“MIRACOLO”. Il fatto di avere rigenerato quella “pattuglia di…impresentabili” (Posavec, Struna, Jajalo, Chochev, Trajkovski…) derisa e criticata allo stadio e sui social, oggi spina dorsale della capolista. Come il ritorno in campo di Balogh e Rajkovic, veri colpi di mercato, dopo le disgrazie attraversate. Il primo a calarsi nel nuovo ambiente, Struna, malgrado il deludente passato in rosa. Lo sloveno è diventato il regista difensivo. A centrocampo, nessuno si sarebbe aspettato il riscatto di Jajalo e Chochev, il recupero di Rispoli e Aleesami; e in attacco la convinzione di Nestorovski, sollecitato dal Torino, e il recupero di Trajkovski.
SVOLTA CORONADO. Igor, per Tedino, ha caratteristiche diverse nel senso di calciatore «universale e internazionale». Il tecnico: «In Italia siamo troppo…riduttivi. Coronado? Lo puoi impiegare in qualsiasi ruolo, anche…portiere. Sono i giocatori duttili come lui che fanno la differenza e stabiliscono dettagli vincenti contro gli avversari».
CHOCHEV. «Chochev si è guadagnato il ruolo di insostituibile. Ad una apparente lentezza, reagisce con senso tattico sviluppato. Il nostro concetto tattico parte da pedine con caratteristiche complementari». Chiaro il concetto. Uno aiuta l’altro. Manovra impostata da tutti per evitare le marcature ad uomo. Leader assoluto dunque il gioco, non il singolo.
LE MASSIME. Per smuovere l’ambiente: «Se vogliamo la squadra in A, ci vuole la spinta di tutti. Con i tifosi sarà meno dura». Per svegliare la squadra: «Non basta avere i migliori del mondo: Phil Collins alla batteria, Eric Clapton alla chitarra Philip Bailey percussionista e voce solista. Per suonare insieme ci vuole allenamento. Music is unity. Cioè, insieme si può”. Per non creare equivoci: «Nel mio calcio spazio solo per chi ha voglia di sacrificarsi. Il terreno di gioco è fatto per correre, non per bere un caffè». Il suo calcio al … contrario: «Non scambiatemi per scemo, la mia idea è giocare con centrocampisti che fanno i difensori e con attaccanti che non fanno gli attaccanti…». Per autodefinirsi. «Il giorno in cui un calciatore fa una domanda e tu non sai rispondere devi fare la valigia e andare a casa». La scelta sentimentale. «Se mi toccano Palermo, mi girano le balle…». Per non lasciare dubbi: «Ho il dovere di riportare la città in A»”.