Corriere dello Sport: “Mago Stulac, l’arma letale del Palermo”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo e su Stulac.
Il ritorno delle punizioni: il Palermo non faceva un gol da calcio piazzato diretto da oltre un anno e mezzo. L’ultimo l’aveva segnato Giron alla Juve Stabia in serie C nel febbraio del 2022 ma in quel caso era apparsa netta una deviazione che aveva cambiato la traiettoria. Tornando ancora più indietro si arriva alla stagione precedente ed alla prodezza di Lucca in Palermo-Bari, anche in quel caso una rete valsa un pari allo scadere (1-1). Restando B si passa addirittura al 2018, con la punizione a girare dal limite di Nestorovski contro l’Ascoli, squadra dove oggi il macedone gioca (4-1 il risultato finale). E in serie A l’ultima perla da fermo è quella di Diamanti, nel 2-0 contro la Fiorentina.
La specialità di Leo. E’ un tipo di giocata che produce assai meno rispetto agli anni passati ma che a Palermo ha regalato da sempre soddisfazioni ed emozioni. Proprio Eugenio Corini era il leader assoluto della specialità, testimone poi lasciato a Fabrizio Miccoli. La magia di Stulac ha rinverdito il calcio dal limite, che chiede tecnica, freddezza e capacità balistica: tutte doti che non mancano allo sloveno, che oggi più che mai si candida a giocatore che può fornire un quid in più. Per Leo del resto il gol su punizione non è una novità: questo è il terzo che realizza nella sua carriera italiana ma la curiosità più clamorosa è che l’ultimo che aveva segnato era praticamente uguale per posizione e momento della gara. Basta rivedere le immagini di Venezia Foggia del maggio 2018, coi neroverdi di Pippo Inzaghi in corsa per i play off (dove poi sarebbero stati eliminati proprio dal Palermo). Il Venezia era stato rimontato al 92′ dal Foggia e nell’assalto finale si era procurato una punizione dai 18 metri dallo stesso punto di quella di lunedì sera. Era il 94′ e Stulac trasformò il piazzato con una traiettoria identica, regalando la vittoria al Venezia. Non è una novità neppure la confidenza del centrocampista sloveno con il gol: quell’anno dei lagunari fu il miglior realizzatore con 7 centri. E dopo la prima stagione di sofferenza vissuta in rosanero, adesso Leo sta ritrovando condizione e feeling per tornare a fare la differenza in maniera decisiva: intanto, pur alternandosi spesso con Gomes, è già a quota 2 reti, confermando che il reparto di mezzo del Palermo quest’anno contribuisce in maniera ben diversa alla ricerca del gol. E poi in un campionato così lottato, avere il piede fatato nei momenti che contano è una bella arma in più.
CARICA CORINI. E’ stato proprio Corini a stimolare Stulac prima della battuta: lo stadio e la panchina rosanero erano infuriati per la mancata concessione del rigore, trasformato in punizione dal limite. Ma il Genio, che ai suoi tempi di parabole del genere ne ha messe dentro a bizzeffe, si è affidato a Leo, dicendogli, tranquillo vedrai che segni. Spezzando così il tabù dei gol su palla inattiva diretta.