“Non è una rivoluzione, ma comunque il segnale di un grande cambiamento. Tra gli exgiocatori che, dopo aver abbandonato gli scarpini, scelgono la carriera di allenatore, i centrocampisti non fanno più la voce grossa. O meglio la fanno un po’ meno. Per intendersi, se prima erano la stragrande maggioranza, ora attaccanti e difensori sono in grande recupero. I prossimi anni stabiliranno se è un fenomeno casuale o se si tratta di un nuovo trend. Intanto, per capire il “fenomeno”, è sufficiente studiare la mappa delle panchine della nostra serie A. Ebbene, gli ex-centrocampisti continuano ad essere il 50%, ma gli attaccanti sono saliti al 30% e i difensori, portiere compresi, al 20%. E la distribuzione non cambia, considerando anche serie B e Lega Pro. ALLENATORE IN CAMPO. Non è casuale la predominanza del centrocampisti. E’ in mezzo al campo, infatti, che si decide la maggior parte delle partite. Ed in quel reparto che agiscono, solitamente, gli elementi più intelligenti, quelli che capiscono meglio il gioco e quelli a cui, soprattutto, si affidano gli allenatori per impartire le istruzione per poi vederle girate al resto della squadra. Del resto l’etichetta di “allenatore in campo” è usata da anni e, quasi sempre, è riferita ad un centrocampista. Ma nel caso de difensori, vale anche il fatto che, stando dietro, hanno modo di studiare meglio movimenti dei giocatori e sviluppo della manovra. Mentre a proposito di punte, c’è da dire che ora sono in aumento gli attaccanti che partecipano al gioco, quindi con doti tattiche e di visione utili anche per trasferirsi in panchina. ESEMPI. Tornando alla nostra serie A, uno dei nuovi allenatori più in auge è Oddo, ovvero un ex-terzino, che ha appena guidato il Pescara alla promozione e che ora sta facendo vedere ottime cose anche nella massima categoria. Dubbi sulle sua capacità, Sarri, un altro ex-difensore, li ha spazzati via prima all’Empoli e poi al Napoli, la sua prima big, finito alle spalle della Juventus nello scorso campionato e ora in Champions, dove ha appena debuttato con la Sampdoria. Una new-entry nel nostro campionato è De Boer, difensore molto eclettico da giocatore. E forse proprio la capacità di non interpretare un unico ruolo lo ha agevolato anche nella sua seconda carriera. Ora, dopo i 4 campionati vinti di Olanda, per lui si tratta di dimostrare il proprio valore anche in Italia. E attenzione anche al “baby” De Zerbi al Palermo: ex-attaccante e tecnico più giovane di tutta la serie A, ma considerato da molti esperti come un predestinato. L’anno scorso aveva sfiorato la promozione in serie B con il Foggia, poi lasciato a fine stagione. Era a spasso fino a che è arrivata la chiamata di Zamparini nel momento in cui è stato sancito il divorzio da Ballardini. Anche Simone Inzaghi, altro ex-attaccante, è un quasi debuttante, dopo aver chiuso la scorsa annata sulla panchina della Lazio al posto di Pioli. Maran, invece, ex-difensore è ormai una certezza per il Chievo. Mentre per Nicola, la chiamata del Crotone, è un ritorno dopo la prima volta in A al Livorno.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.