L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul calciomercato dell’Inter, in particolar modo su Lukaku.
Romelu Lukaku ha deciso di rompere con l’Inter e di chiedere la cessione al Chelsea. Per Marotta e Ausilio, che lo ritengono tutt’ora incedibile, è stata una doccia gelata. Idem per il tecnico ex Lazio che lo considera l’elemento cardine del suo progetto e aveva avuto ampie rassicurazioni dal numero 9. Inzaghi è arrabbiatissimo: si aspettava di essere avvisato prima dal centravanti.
Ora l’ultima parola spetta a Zhang junior che, con la società in netto passivo, difficilmente rifiuterà se l’offerta lieviterà fino a quota 130 milioni cash. Con tutti quei soldi sul tavolo, complicato che il presidente resista come invece i tifosi gli chiedono di fare. Per ora Steven ha detto no a 100 milioni più Marcos Alonso.
E’ chiaro che una partenza di Lukaku a 15 giorni dall’inizio del campionato sarebbe dirompente per le certezze del gruppo: porterebbe diversi elementi a riflettere sul loro futuro nerazzurro a breve termine (su tutti Lautaro Martinez, ma occhio anche a De Vrij) e obbligherebbe il club a cambiare obiettivo. Non più difesa del titolo, ma tentativo di entrare tra le prime quattro. Un bel ridimensionamento. Non è detto che tutti i dirigenti lo accettino e, visto che i contratti di Marotta, Ausilio e Baccin non sono ancora stati rinnovati (c’è la promessa di Zhang, ma non le firme), a fine mercato estivo non può essere escluso che qualcuno chieda di interrompere il rapporto. La vicenda Lukaku, a seconda di come si concluderà, rischia di lasciare un segno profondo e difficile da rimarginare nell’Inter.