“E’ ancora realizzabile il progetto di un Palermo dei palermitani? O comunque di un’ossatura di squadra formata per gran parte di ragazzi cresciuti nel vivaio e dunque con un attaccamento ai colori molto forte? Se bisogna trarre insegnamento da quanto capitato in questa disgraziata stagione, ci sono alcuni punti fermi da fi ssare: il primo è la creazione di uno zoccolo duro strettamente legato alla maglia e con motivazioni che ne possano moltiplicare il rendimento. Il puzzle formato da stranieri di mille paesi che, oltre a non brillare per qualità tecniche, faticano a parlare fra di loro, si è dimostrato perdente. Ai giovani non è giusto dare eccessive responsabilità ma quelli bravi vanno fatti giocare, soprattutto se vengono da una gavetta costruita all’interno del club rosanero. E’ una scelta fi losofi ca precisa che chi condurrà la società deve avere il coraggio di prendere e portare avanti senza tentennamenti. IL RITORNO DEI PRESTITI. Zamparini non ha mai gradito i giovani di casa e non si capisce neppure perché dato che gli avrebbero potuto regalare le plusvalenze che chiedeva ai pretesi campioni dell’Est. Baccaglini si è presentato parlando di una maggiore apertura ai giovani. Infi ne, l’unica cosa che ha funzionato in società negli ultimi anni è stato il settore giovanile. Dunque, se diventerà Paul davvero proprietario a breve del Palermo, ci si aspetta maggiore fi ducia ai “picciotti” costruiti in casa. Mossa che peraltro avrebbe un senso a seguito delle norme sulle rose di serie B, che vietano di tesserare più di 18 calciatori over 21. Due ragazzi siciliani doc che si erano già aff acciati alla serie A stanno per tornare in rosanero: sono Accursio Bentivegna e Antonino Lagumina, che hanno avuto parecchi alti e bassi nella loro esperienza in prestito rispettivamente con Ascoli e Ternana. Entrambi sono stati penalizzati da seri infortuni. Bentivegna era partito bene col Palermo la scorsa estate: positivo in Coppa Italia e nella prima di campionato con Ballardini, poi fermato da un problema al gionocchio con De Zerbi, infine ceduto a gennaio in una situazione troppo caotica per un giovane; Lagumina dopo un buon avvio a Terni, ha giocato meno di quanto ci si aspettasse. Sotto contratto sono anche il centrale di difesa Roberto Pirrello e il regista Marco Toscano che rientreranno da una buona stagione a Siracusa. Poi c’è il caso Lo Faso da affrontare: il ragazzo, considerato da tutti un talento purissimo, non è contento di come è stato trattato in questa confusa stagione. Ma il Palermo lo ha legato a sé con un contratto lungo e importante; piuttosto che farselo sfuggire, lo deve mettere in condizione di esprimersi nel migliore dei modi.”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.