“Zamparini in Libano; Ballardini a Palermo, in uno stadio semivuoto per la decisione del prefetto di vietare la vendita dei biglietti. Due partite decisive, giocate in terreni e atmosfere diverse, dalle quali dipendono presente e futuro di squadra e società. Cioè restare in corsa per la salvezza; e capire se il presidente lascerà comunque a fine stagione. Sfide senza ritorno: tre punti per continuare a sperare, nuovi soci perché il Palermo possa sopravvivere. Zamparini non ha mai nascosto la sua simpatia «per un Paese bellissimo, dall’economia giovane…». Euforico per la promozione, promise di portare il Palermo a Beirut per una amichevole. Ora forse pensa a legami più forti. CERVELLO GAMBE CUORE. Pensieri lontani dalla mente di Ballardini che non vuole saperne di aprire un discorso al di là dei novanta minuti con la Samp. Tabelle? Carpi? Programmi? Il rinnovo di Sorrentino ormai conteso da Chievo e Atalanta? L’addio di Vazquez? Quello di Maresca? Le incertezze su Gilardino? Il suo contratto? Paradiso e inferno possono attendere. «Siamo concentrati sulla Samp, il resto non conta. Contano solo i tre punti e le difficoltà per conquistarli. Il mio destino? Non andiamo oltre l’idea della partita. E non credo che sia un pensiero riduttivo. Il sogno? Una bella prestazione e continuare a sperare. E’ questa la nostra favola». Entusiasmo ritrovato dopo la vittoria. «Voglio rivedere l’attenzione, l’atteggiamento, la disponibilità di Frosinone. E anche il gioco. Potremmo dare di più, ne abbiamo i mezzi, non è facile in una situazione così critica. Gli ostacoli debbono renderci più forti. Cervello, gambe, cuore, gli ingredienti per la salvezza». Può incidere la parziale assenza di pubblico? «Ai tifosi non bisogna chiedere, è la squadra che deve dare. Tante gioie, a prescindere dalle presenze. Che peccato, però. E mi dispiace perché sono certo che il Palermo con il suo comportamento avrebbe recuperato e meritato il sostegno dei tifosi». COMPLOTTO? «Noi, vittime di errori arbitrali? Se ho parlato con i giocatori? Carpi favorito? Sorvoliamo. No, non avevamo motivo di discuterne. Stiamo solo attenti a come comportarci in campo, niente di più». Vazquez ha recuperato? «Non si è mai fermato. Solo piccole precauzioni per evitare qualsiasi trauma. Risposte e sensazioni ci confortano». Vantaggio o svantaggio conoscere il risultato del Carpi che gioca alle 12.30? «Non lo so. Ci pensiamo poco. Qualcuno sbircerà ? Se il Carpi vince a Torino, ci condiziona, ma deve farcela…». Il presidente, e non solo lui, sostiene che «Vogliono il Palermo in B». Esce un sussurro: «Penso proprio di no…». Poi, la voce diventa robusta: «Chi dice questo sbaglia, il Palermo deve guadagnarsi la salvezza in campo. Come i nostri avversari. Le polemiche non ci interessano. Da uomo di sport, non tradisco la mia passione, ho mentalità e purezza di un bambino. In me sono radicati il rispetto per le regole e il desiderio di dimostrami più bravo nella competizione. Altre cose sono estranee alla mia mentalità». Entusiasmo Gilardino. «E’ sempre stato un punto fermo per valori umani, carisma, mezzi tecnici che ne fanno un campione, a prescindere dalla condizione fisica. Come Maresca. Tutti hanno dato una risposta, nessuno escluso. Certe situazioni non hanno aiutato, ma non ci interessa. Importante quello che si fa da oggi in avanti». La Samp? «Le difficoltà esistono, rispetto alla partita di andata è più forte e ha acquisito certezze. Il Palermo però ha una strada obbligata: vincere»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.