Corriere dello Sport: “Lo Monaco colpito, aggressione ultrà”

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” parla dell’aggressione ai danni di Pietro Lo Monaco, ormai ex direttore generale del Catania. Dopo mesi trascorsi fra dichiarazioni al vetriolo e, dall’altra parte, cori allo stadio, scritte sui muri delle strade della città e altre carinerie di questo genere – si legge -, ieri si è passati gravemente ai fatti: Lo Monaco, che si stava recando a Potenza per assistere alla partita degli ottavi di Coppa Italia del suo Catania, pare sia stato affrontato da alcuni tifosi. Sarebbero volate parole grosse e con uno di questi avrebbe avuto più di un contatto. Il Catania ha annunciato che sarebbe rientrato immediatamente e non avrebbe disputato la gara di Coppa a Potenza, ma nel giro di qualche ora, raccogliendo l’invito del presidente di Lega Pro, il club rossazzurro è tornato sui propri passi, emettendo un nuovo comunicato in cui chiariva che nel pomeriggio avrebbe giocato ma che nelle prossime ore avrebbe presentato “un esposto alla Procura della Repubblica di Catania, avente ad oggetto i numerosi fatti d’odio e di scellerata istigazione all’odio registrati in questi mesi”. Non per nulla il prefetto Claudio Sammartino ha convocato per la giornata di oggi una riunione di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica (cui sono stati invitato lo stesso ad e la società etnea), mentre il sindaco di Salvo Pogliese e la sua giunta, con cui lo stesso Lo Monaco aveva nei giorni scorsi polemizzato, parlano di “atto inqualificabile e inaccettabile che condanniamo fermamente”, auspicando che siano «individuati i colpevoli e adottati provvedimenti esemplari» – prosegue il quotidiano -.  Gabriele Gravina, numero uno della Figc, ha dichiarato quanto segue a proposito dell’accaduto: «Lo Monaco è stato vittima di un’aggressione vile e gravissima, l’ho subito raggiunto al telefono per esprimergli la mia personale solidarietà e quella dell’intera Federazione. Siamo in primissima linea per eliminare i violenti dal calcio, e vi garantisco che non abbasseremo la guardia». A ruota le parole di Francesco Ghirelli, presidente di Lega Pro, che per ovvie ragioni è due volte toccato dalla vicenda: «La vile aggressione subita questa mattina da Pietro Lo Monaco è di una gravità assoluta. A Pietro ed al Catania va tutta la nostra vicinanza ed il nostro supporto. Siamo certi che le forze dell’ordine faranno tutto il necessario per assicurare alla giustizia i delinquenti autori della violenza. Come Lega non possiamo in alcun modo indietreggiare e piegarci al ricatto di una frangia di delinquenti violenti. Giocare la partita di Coppa Italia (in un primo momento a rischio, ndc) è la risposta più forte contro i delinquenti». Non sfugge a Ghirelli una riflessione più ampia: «Posto che rispetto a diversi anni or sono, certe situazioni si sono ridotte anche per le attività di contrasto, di formazione culturale, di educazione poste in essere dal mondo del calcio e dalla Lega Pro nello specifico, è chiaro a tutti che laddove non si riesce a prevenire occorre un certo tipo di severità di cui magari in futuro occorrerà parlare». L’abbraccio attraversa l’Italia della Lega Pro. Da Carrara a Fano, dirigenti ed ex allenatori, avrà sicuramente avuto il telefono rovente Lo Monaco per rispondere agli affettuosi messaggi, vocali o scritti. Fra i quali c’è anche quello di Walter Novellino: «Lo Monaco ha subìto un evento grave, mi dispiace molto. Per la persona in sé ma anche perché lui è un dirigente che ha fatto davvero tanto per il Catania». Ora la parola passa agli inquirenti.