Corriere dello Sport: “Lo Faso: «Se la Fiorentina chiama non puoi dire di no. Mi ispiro a CR7»”
“Dentro il pallone ha messo i suoi sogni fin da piccolino, perché quando tornava a casa dal parco, pur di continuare a giocare, gli stipiti delle porte si trasformavano in pali, il salotto nell’area di rigore e i soprammobili nei portieri. Simone Lo Faso, 19 anni, arrivato dal Palermo in prestito oneroso con diritto di riscatto (2,7 milioni più bonus), sorride: «Con il trasferimento alla Fiorentina ho compiuto un passo forse sproporzionato rispetto all’età – ammette con grande umiltà -, ma sono ambizioso e mi piacciono le sfi de». Non pensa ai paragoni, semmai a cosa rubare ai campioni che in qualche modo lo ispirano: «Mi piacciono moltissimo le giocate di Cristiano Ronaldo, soprattutto i suoi movimenti senza palla, quando cerca di inserirsi, di aprirsi gli spazi necessari per aff ondare il colpo e fare gol. E’ senza dubbio un modello, un punto di riferimento. Il mio desiderio più grande? Fino ad un anno fa era quello di debuttare in Serie A, adesso penso a dare il massimo. Un gol? Magari, sarebbe il massimo». IL BELLO DEL CALCIO. Le responsabilità sono state da sempre il suo pane quotidiano: «Nel calcio che conta c’è pressione, ma è proprio questo il bello. Qui a Firenze c’è grande concorrenza, ma per me è uno stimolo. Voglio crescere e dare il mio contributo quando sarà chiamato in causa: la Fiorentina è un club abituato a stare in alto e merita il massimo». Al suo fi anco, c’è Giancarlo Antognoni, il club manager. Lui lo ha conosciuto quando seguiva la delegazione delle giovanili azzurre e non ha faticato a restarne affascinato: «Ha debuttato in A contro il Milan e pure l’altra sera, nel Torneo 8 Nazioni, gli sono bastati 10 minuti per andare in rete». IMPOSSIBILE DIRE NO. Simone, insieme alla sua famiglia, non ha avuto nemmeno un dubbio quando Corvino ha bussato alla sua porta: «Ad inizio ritiro, c’erano altri club italiani e stranieri (dal Monaco allo United, ndr) sulle mie tracce. Ma quando ho saputo dell’interesse dei viola non ci ho pensato due volte: come si fa a dire no alla Fiorentina? C’è la storia e poi anche la gioventù, perché è un segnale importante il fatto che qui si sia deciso di puntare sulla freschezza di noi ragazzi». Sorride e continua a sognare, pronto a costruire il fi nale perfetto. Lo scrive ovunque, anche nelle sue pagine social: sono sempre i sogni a dare forma al mondo, un po’ come il mantra che ha tatuato sul suo braccio sinistro, “i viaggi sono fatti per i sognatori” e lui è solo all’inizio. Ringrazia pure il Palermo, la società che gli ha fatto fi rmare il suo primo contratto da professionista e che, dice, «mi ha dato tantissimo, dal presidente Zamparini fino all’ultimo dei collaboratori». IL CALCIO È VITA. Quanto al ruolo, è versatile quanto basta per svariare lungo tutto il fronte d’attacco: «Sono a disposizione dell’allenatore e con questo modulo posso spostarmi a seconda delle esigenze. E’ importante giocare insieme ad una punta che attacca la profondità, mi piace muovermi sulla trequarti e sulle fasce». Quello che conta è sempre quel pallone: «Questa è una piazza calda, il calcio a Firenze è vita. Si respira un po’ un’aria simile a quella che c’è al sud. E’ tutto bellissimo». Il sogno di Simone è appena cominciato”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.