Corriere dello Sport: “Lo Faso: «Parole di Zamparini mi rendono orgoglioso. Io come Vazquez? Un passo alla volta»”
“Calcio e spettacolo. Le sue emozioni. Nato leader, Simone ha la capacità di dirigere le operazioni calcistiche e di incentrare su di sé le attenzioni della gente. Intrattenitore per vocazione, non certo per scelta. Nelle feste a casa e fuori, per Natale o Capodanno, tra amici e familiari, karaoke immancabile, si esibiva da cantante e imitatore. Meglio si metteva al microfono per soddisfazione personale ma finiva per attirare e coinvolgere gli altri. Gli piaceva Eros Ramazzotti, era intonato, una voce da sbalordire. E faceva le imitazioni. Col tempo si è affinato. E nella sua scaletta figurano personaggi del calcio: Baccin, Caressa, Pizzul, Zamparini… Nessuno sfugge. E fa anche scherzi divertentissimi al telefono quando si finge De Zerbi o Bosi. «Imita anche me – spiega papà -. Io dico sempre “c…zo” e lui è talmente uguale che tutti scoppiano a ridere». L’ultima… prestazione, pochi giorni fa, compleanno di Rispoli, nella cena voluta da De Zerbi per tenere unita la squadra. Simone, protagonista della serata, gli ha dato una grande mano. E ora aspetta la sua occasione. Per passare dalle attese alle certezze. Per bruciare i tempi. Dopo l’esordio in Coppa Italia e una qualificazione arrivata grazie anche al suo passaggio all’ultimo secondo. Simone: «Sono cresciuto nei pulcini rosanero, voglio farcela col Palermo. Da Siena sono tornato perché ho trovato una società rivoluzionata in meglio e un nuovo clima con Baccin e i suoi collaboratori. Zamparini ha dichiarato che crede in me? Parole che mi rendono orgoglioso, significa che la società ci conta e questo mi fa sentire importante. Responsabilità, certo. Ben vengano. Gli elogi pesano, è bello così, il calcio è questo, giusto che ci sia pressione. Del resto, le cose che contano sono il responso del campo e il giudizio del tecnico. Altrimenti ti ritrovi con le valigie in mano. Molti ritengono che assomigli a Vazquez, è straordinario pensare di essere semplicemente accostato ad un campione. Oggi non ho altri obiettivi che dimostrarmi all’altezza. Stare in questo gruppo è un piacere. Un passo alla volta. I viaggi sono per i sognatori. Alla mia età, voglio continuare a sognare»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.