“E’ stato Lopez a dare l’input chiedendo espressamente di far giocare il ragazzo con la Primavera in vista di un possibile impiego con la prima squadra. E Simone Lo Faso, in campo giovedì 72 minuti nella gara vinta 5-0 dai ragazzi di Bosi contro il Pisa, ha sfruttato molto bene la chance che gli è stata concessa. La doppietta realizzata contro i toscani, da contestualizzare tuttavia nell’ambito di una partita disputata contro un avversario nettamente inferiore, rappresenta un segnale positivo. I due gol con i baby rosanero non sono garanzia di titolarità in funzione del match contro il Cagliari ma per il jolly offensivo classe ’98, che con ogni probabilità riuscirà a ritagliarsi uno spazio a partita in corso, possono essere un punto di partenza. Una base sulla quale costruire qualcosa di importante in vista del rush finale in una stagione che, complice un paio di infortuni, non è stata particolarmente felice a titolo personale al netto della gioia dettata dall’esordio in A lo scorso 6 novembre in occasione della sfida interna con il Milan.
AMBIZIONI. Il golden boy rosanero, pronto a spiccare il volo, ancora non ha ultimato la manovra necessaria per il decollo. Le gerarchie delineate dagli allenatori che si sono avvicendati lo hanno penalizzato e Simone, pur mostrando in allenamento una certa adattabilità a diversi ruoli del fronte offensivo e anche della linea mediana, ha faticato ad uscire dal cono d’ombra. Lo Faso, nazionale Under 19 finito nel mirino di diverse società alcune delle quali di prima fascia (Juventus), scalpita in attesa del suo momento. Quattro presenze in campionato tutte da subentrato e un totale di 96 minuti giocati non sono numeri in linea con le aspettative di un ragazzo che avrebbe voluto maggiore visibilità in un Palermo “figlio” di una politica basata sulla valorizzazione dei giovani. Il numero 98 rosanero però, gode della fiducia della società, che nell’estate 2016 gli ha rinnovato il contratto fino al 2021”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.