L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulle gare di serie B giocate ieri.
Ci sono diverse lezioni che Liverani e il Cagliari faranno bene a memorizzare rapidamente. La prima: non si gioca in punta di piedi, con i tocchetti, sbagliando una infinità di appoggi sulla media distanza (Nandez l’hanno sfiancato con palloni lanciati alla viva il parroco, e il vento non c’entra: dovrebbero essere abituati al maestrale). La seconda: intasare con poco criterio la zona fra metà campo e trequarti offensiva senza riuscire a rifornire le punte come il cielo vuole, impone una riflessione. Poi, se davanti hai un Bari non pirotecnico ma concreto, messo lì ad aspettare il modo migliore per colpire, riuscendoci, la partita puoi dire d’averla persa con grave colpa.
Liverani i suoi li conosce meglio di chiunque, ma da fuori è difficile capire il ritardo nel sostituire – in qualche caso non farlo proprio – pedine in difficoltà (Carboni, Mancosu, anche Makoumbou ha sofferto e sbagliato spesso). Cosa succede ora? Niente. Il Bari ha fatto il suo, ma Mignani è saggio e sa che per confermare certi ritmi dovrà insistere. Il Cagliari non è bocciato, ma deve smetterla di giocare con due o tre pistoni in meno e facendo confusione. Altrove, Reggina superstar e prima insieme al Brescia. Inzaghi ha costruito una squadra da urlo, solida, che segna tantissimo (14 gol) e subisce quasi nulla (2 reti). Le basi per volare ci sono. E davanti si rivede il Frosinone che batte il Palermo (fuori 1 punto) e affianca il Bari al 3º posto. Torneo sempre più intrigante. E il bello deve ancora arrivare!