Corriere dello Sport: “L’impresa Ranieri e Leicester soggetto d’autore. Il tecnico: «Ci vorrà del tempo per capire bene» Ma già si parla di documentari, 6 libri e un film…”
“«Prima ero in poltrona. Poi alla fine sul soffitto!». Claudio Ranieri si gode l’impresa del suo Leicester e continua a guadagnare ammiratori anche con battute del genere. L’impressione è che l’enormità di quello che hanno fatto il tecnico di San Saba e la sua incredibile truppa verra’ compresa completamente solo con il passare del tempo. «Servirà qualche giorno per gustarlo bene, un po’ come un vino – racconta ancora il terzo tecnico italiano, dopo Ancelotti e Mancini, a vincere la Premier League – forse adesso è troppo presto per pensare bene a ciò che abbiamo fatto. Forse tra uno o due anni capiremo tutto meglio…». FELICITA’. «Certo che sono molto conteno – prosegue Ranieri attraverso le tante parole rilasciatr in questi giorni – chiunque intraprende la carriera di allenatore vuole vincere qualcosa e io ho vinto il campionato più importante d’Europa. Anzi, non solo d’Europa, ma del mondo. E’ una cosa fantastica come è stata fantastica la mia carriera. Ma io voglio andare oltre, voglio fare di più, perché non sono tipo che si accontenta». Difficile immaginare la risonanza globale dell’impresa? «Sono cose da pazzi, ovunque, non so lo in Inghilterra. In Italia tutti, dopo la squadra del cuore, tifano Leicester. Idem in Thailandia. Ho ricevuto messaggi da ogni angolo del mondo». E gli chiedono, inevitabilmente, il segreto, come se fosse distillabile in poche parole. «Vi sono tanti fattori – spiega l’allenatore con pazienza – uno senza dubbio è stata l’umiltà dello spogliatoio, tutti i giocatori si sono aiutati a vicenda nei momenti difficili. Giocano sempre tutti insieme, anima e cuore. A me piace tanto, poi, lo spirito inglese. Da giocatore credo fossi anch’io così… Lottavo, dovevi uccidermi se mi volevi battere. Mi sono detto che dovevamo mantere questo spirito con un pò di tattica italiana. Ho cambiato i terzini, Simpson a destra, Fuchs a sinistra e siamo stati più solidi. E siamo stati più solidi perché tutto è diventato più semplice. Abbiamo adottato sempre due schemi, uno per quando avevamo la palla e uno quando invece eravamo senza». gruppo. Ranieri, poi, pone ancora l’accento sulla capacità dei suoi di fare gruppo: «Non siamo i più bravi, ma siamo una squadra. E giochiamo da squada» aggiunge mentre il club neocampione d’Inghilterra continua a essere preso d’asssedio dai media di tutto il mondo. Sono almeno sei i libri già in scaletta su Leicester e sulla favola di questa squadra. Più un lungometraggio e due documentari. La dirigenza del club, ovviamente, intende capitalizzare su tutto quest’interesse che durerà almeno per l’intera estate. Subito dopo la conclusione della stagione il Leicester si recherà in Thailandia. Poi, dopo una breve vacanza, la squadra parteciperà all’International Champions Cup, torneo internazionale che funge da assaggio alla Premier League. In programma due partite, una a Los Angelse e una in Svezia, contro il Barcellona. Il Barcellona, già. Perché adesso Ranieri e l’ex piccolo Leicester giocano con le grandi…”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.