“«Nella mia carriera non sono mai retrocesso e non intendo farlo in questa stagione con il Palermo». Gonzalez, tassello fondamentale del puzzle rosanero, si fa portavoce delle istanze del gruppo ma nello stesso tempo parla a titolo personale rivelando questo tratto distintivo del suo curriculum. Una specificità che rischierebbe di sparire se la squadra non dovesse riuscire ad invertire il trend negativo: «Carpi e Frosinone sono in zona retrocessione ma dobbiamo concentrarci solo su noi stessi senza pensare a cosa fanno gli altri. Sono convinto che se tutte le componenti restano unite, dalla società al corpo tecnico fino ai tifosi, sarà più facile condurre la barca in porto e raggiungere la salvezza». I numeri, in questo momento, non autorizzano grande ottimismo. I rosanero hanno la seconda peggiore difesa del campionato con 51 gol al passivo. E’ chiaro che sono chiamati in causa tutti i reparti ma, quando una squadra subisce tante reti, inevitabilmente i primi a salire sul banco degli imputati sono i componenti del pacchetto arretrato. AUTOCRITICA. E una fetta di responsabilità spetta anche a Gonzalez, un giocatore involuto rispetto allo scorso campionato: «Ovviamente non mi piace il fatto che abbiamo preso tante reti. Sono un difensore e dormo più sereno se vinciamo mantenendo la porta inviolata. Abbiamo affrontato grandi squadre e abbiamo commesso anche degli errori, incluso il sottoscritto. Sono un uomo di calcio – ha aggiunto – e so che questi momenti possono capitare. Io ho sbagliato alcune volte e l’ho riconosciuto, ma solo chi non fa non sbaglia. Se hanno influito gli impegni con la mia Nazionale? Amo giocare a calcio, sia nel mio club che in Nazionale. Un errore può succedere a prescindere dalla condizione fisica». La parola d’ordine del centrale costaricano è “resettare”: «E’ inutile pensare al passato perché non puoi cambiarlo. Bisogna guardare avanti e pensare al modo in cui si può migliorare dimenticando gli errori commessi. Con il Napoli, ad esempio, ci sono stati dei miglioramenti. Mi è piaciuto il nostro atteggiamento difensivo perché non abbiamo concesso tante occasioni da rete ma, nello stesso tempo, non sono soddisfatto della fase offensiva. Si vince segnando e noi siamo stati poco presenti nell’area avversaria». Risultato alla mano, i rosa sono stati puniti solo su rigore: «In alcune circostanze l’atteggiamento degli arbitri mi sembra un po’ prepotente. Non so se il penalty assegnato al Napoli sarebbe stato concesso a parti invertite». “Pipo” si affida alla cura Novellino («Ha delle analogie con Iachini, ha dimostrato voglia di vincere ed entusiasmo») e pensa alla gara esterna contro l’Empoli: «Fare risultato è fondamentale sia dal punto di vista della classifica sia in termini di fiducia»”. Queste le parole di Giancarlo Gonzalez analizzate oggi da “Il Corriere dello Sport”.