L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma sull’inno del Palermo scritto da Lello Analfino, riportando le sue dichiarazioni: «Sono di Agrigento ma frequento Palermo e lo stadio dal 1990. Bisogna riprendere al più presto, un mondo senza sport è un mondo spento. Il calcio poi è un indicatore sociale. Non vedo l’ora ricomincino i campionati. E’ chiaro che questa cosa ci segnerà, speriamo ci faccia riflettere. Palermo? Non avrà problemi nel caso si riprenda a giocare a porte chiuse o che si fermi il campionato. La società ha alle spalle migliaia di tifosi che ci hanno creduto. Per noi è un privilegio essere stati scelti per il nuovo inno. Che spettacolo quando il “Barbera” canta “Rosanero amore vero”. Speriamo che rimanga per sempre, ma se ne arrivasse uno migliore nessun problema. L’importante è che il presidente Mirri mantenga ciò che ha promesso e al momento lo sta facendo».