L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara che il Palermo giocherà ad Ascoli.
L’Ascoli conta i giorni che lo separano dalla gara interna con il Palermo, secondo match casalingo dopo quello con la Feralpisalò che ha regalato ai bianconeri gli unici tre punti, considerando le tre sconfitte subìte in altrettante trasferte. Sabato al “Del Duca” è atteso il pubblico delle grandi occasioni per l’importanza della gara, sulla scia dei festeggiamenti del 125° anno del Club che è stato celebrato proprio su quel terreno di gioco. Un evento che ha visto la presenza di oltre sessanta ex del Picchio, con il brasiliano Walter Junior Casagrande ospite d’onore. Sono stati proprio lui e Adelio Moro (indimenticato capitano dell’Ascoli dei tempi del presidente Costantino Rozzi) a rivolgersi ai tifosi, migliaia sugli spalti, per chiedere loro di stare vicino alla squadra. «Noi ormai non possiamo fare più niente – ha detto il brasiliano al microfono – ma voi sì, per cui vi chiedo di stare vicino all’allenatore e ai giocatori». Oltre alle vecchie glorie, a raccogliere l’applauso dei tifosi sono stati la squadra e lo staff, con in testa l’allenatore Viali: anche per lui la maglia celebrativa essendo stato un ex calciatore bianconero.
La squadra era al completo, compresi gli infortunati Adjapong e Tavcar, più Buchel e Eramo che l’Ascoli non è riuscita a piazzare nelle ultime ore di mercato e che continuano quindi ad allenarsi con i compagni. Tra i più applauditi Bellusci, ascolano e beniamino dei tifosi, che ha fatto mea culpa per gli errori commessi a Bolzano con il Sudtirol. E poi Pedro Mendes, autore di tre dei quattro gol messi a segno dall’Ascoli nei primi 360 minuti di campionato. Il portoghese nella seconda parte della scorsa stagione si mise in evidenza agendo dietro le punte e segnando quattro gol, tutti pesanti, spesso subentrando dalla panchina. Quest’anno è stato impiegato da Viali come prima punta, anche per le cessioni di Dionisi e Forte e perché Nestorovski (pronto a rimettersi a disposizione dopo il doppio impegno con la Nazionale della Macedonia del Nord) è arrivato solo in extremis. «Sono molto contento per questo inizio di campionato a livello personale – dice Mendes – perché i gol mi danno lo stimolo per fare meglio. Per la squadra è un momento difficile, meglio adesso che alla fine quando è ora di fare i conti. Con il mister stiamo preparando bene la gara con il Palermo».