L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul pareggio del Palermo contro il Cittadella.
L’undicesimo rigore fischiato a favore non fa statistica e basta. Avvia infatti una rimonta e innesca quel Palermo stiloso – la rovesciata di Brunori è una perla rara – del quale Corini prende atto anche se poi deve trascorrere buona parte della gara in tribuna per l’espulsione al tramonto del primo tempo. Poco male, il Cittadella viene domato dopo un veemente inizio e il Palermo porta via un pari. Che è pure il quinto di fila, oltre che il nono nelle ultime quattordici giornate. Non scappa via il Parma, quindi nemmeno l’ottavo posto e la zona play-off, mentre il Palermo mette a bilancio il terzo gol – di una doppietta – segnato da Di Mariano in una settimana.
E in generale, una fase offensiva che risponde molto bene. Tre gol tutti insieme, i siciliani non li realizzavano dal debutto nel nuovo anno, quando ottenevano lo stesso risultato (3-3) a Pisa. L’unica nota negativa a Cittadella è l’infortunio dello stesso Brunori, situazione da verificare. Gol e sostituzione, per l’attaccante il passo è breve. Ma la rovesciata vale tutti gli applausi del caso, davanti agli oltre 1.500 tifosi del Palermo arrivati in Veneto. Avanti a piccoli passi, il Palermo. Tutt’altro che traumatizzato dal pesante svantaggio di metà primo tempo. Bravo, poi, l’arbitro Massimi in occasione del secondo gol di Di Mariano: l’atterramento di Mattioli su Tutino è falloso, lasciar andare l’azione significa favorire il 3-2. Un vantaggio illusorio, però, perché poi irrompe Maistrello – anche per lui c’è una doppietta – che in B non aveva ancora segnato. E il Cittadella respira.