“In faccia ai maligni, il Palermo già condannato riapre di fatto i giochi per la salvezza, battendo un Genoa dall’atteggiamento incomprensibile e facendo un favore al Crotone, arrivato adesso a un passo dai liguri e dall’Empoli. Una partita dai contorni a tratti surreali, a cominciare dal gol (un colpo di testa a pallonetto di Rispoli che Lamanna accompagna oltre la linea arretrando nella presa), fino al palcoscenico triste di un Barbera praticamente vuoto nel quale però entrambe le tifoserie contestavano le proprie squadre. Quella rosanero per il campionato disastroso ormai non più riparabile da quest’alzata di orgoglio (8 punti nelle ultime 5 giornate con Bortoluzzi in panchina); quella genoana presente nel settore ospiti perché è davvero scellerato giocare così una partita tanto delicata. Contro un’avversaria che pensava avvilita dall’aritmetica retrocessione e dall’incertezza sul passaggio di proprietà (in settimana è atteso il closing con l’ingresso di Baccaglini e del suo gruppo), il Genoa si è presentato traccheggiando, giocando sotto ritmo e con sufficienza. Il Palermo invece nelle ultime settimane sta bene fisicamente e si è liberato dalle pressioni. Ha trovato una quadratura non tanto nel modulo 3-5-1-1 quanto in una capacità di attenzione e chiusura degli spazi che non si era mai vista in tutte le 30 giornate precedenti. Con i centrocampisti contati, Bortoluzzi ha fatto esordire il 17enne Gennaro Ruggiero, napoletano classe 2000, il primo rosanero nato nel nuovo secolo a scendere in campo. La sua dedizione è stata l’emblema di una squadra che non vuole più fare brutte figure. La tensione invece ha giocato un brutto scherzo al Genoa e al suo portiere Lamanna, che da eroe contro l’Inter si è tramutato in protagonista negativo con un quasi autogol che ha condizionato l’intera gara. I rossoblù non hanno mai cambiato marcia, neppure con il tentativo di scossa data da Juric, passato al 3-4-3 mettendo Palladino per Cataldi. L’unica occasione per Pinilla (31′ pt) è nata da una topica collettiva della difesa rosanero, per il resto inappuntabile. Nella ripresa gli ospiti hanno accelerato i tempi delle giocate, ma il Palermo non si è mai scomposto. Le emozioni si sono alternate, nel giro di 1’ prima Nestorovski non è arrivato in tempo a deviare un assist di Rispoli, autore di una discesa di 70 metri, e poi Pandev si è visto ribattere da Goldaniga un’occasione su palla vagante e uscita sbagliata di Fulignati. Man mano che passava il tempo, la parte tattica perdeva di importanza. Il predominio del Genoa produceva cross su cross, ma nessuna occasione nitida nonostante l’ingresso di Simeone (in panchina all’inizio per un problema fisico) e Ninkovic. Era piuttosto il Palermo a sfruttare le praterie a disposizione non solo con il “settepolmoni” Rispoli (al 31’ Lamanna bravo a salvare in anticipo su Chochev), ma anche con Sallai che dilapidava due ripartenze con conclusioni inadeguate. La pressione di Juric (sempre più elettrico in panchina e infatti allontanato per proteste) produceva solo una sfilza di corner sull’ultimo dei quali Fulignati diceva no a Laxalt. La sconfitta imprevista e imprevedibile costringe il Genoa a un bagno d’umiltà e a non sbagliare le prossime due gare. Fra i rimpianti del Palermo, anche il curioso minirecord ottenuto ieri: terzo risultato utile consecutivo (non c’era mai riuscito in tutta la stagione) e seconda vittoria di fila in casa.”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.