Corriere dello Sport: “L’allarme di Dazn: «Con la pirateria persi 800 mila euro al giorno. Serve una norma che blocchi subito piattaforme e siti illeciti»”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’allarme lanciato da Dazn sul tema pirateria.
Il conto è salatissimo e soltanto i numeri rendono al meglio l’idea. La pirateria sottrae all’industria sportiva italiana 800 mila euro al giorno, più di 24 milioni di euro ogni mese. Soltanto nel 2022 sono stati registrati 41 milioni di atti di pirateria rivolti verso gli eventi sportivi live. L’ennesimo grido d’allarme arriva da Stefano Azzi, numero uno di Dazn Italia, che ha commentato i risultati dell’indagine Fapav/Ipsos condotta su questo fenomeno criminale rivolto al comparto audiovisivo in Italia.
«Non possiamo far affidamento solo al buon senso – ha aggiunto Azzi – Il lavoro fatto fin qui dal Governo è stato importante, le cifre sottratte ogni giorno al sistema sportivo ci dicono quanto sia necessario che il disegno di legge venga approvato in tempi brevi. Auspico già entro l’inizio della nuova stagione sportiva». Dalla ricerca emerge come lo sport sia stabile al quarto posto nella classifica dei contenuti più piratati (dopo film, serie tv e programmi) e gli eventi sportivi live inesorabilmente stanno facendo registrare sin dal 2017 una crescita continua in termini di atti di pirateria.
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BLOCCO TOTALE. Un trend ormai consolidato mette sotto i riflettori i cosiddetti (all’apparenza) insospettabili, in quanto i pirati sono concentrati soprattutto tra laureati e occupati quindi si tratta di soggetti con un livello di istruzione elevato. Stefano Azzi, parlando a nome di Dazn, ha richiesto modalità di contrasto più severe e rapide, citando un altro dato interessante: «La percentuale di chi ha guardato un contenuto illegalmente e si è visto oscurare la visione è appena del 17%. Serve una disposizione che blocchi siti e piattaforme illecite entro e non oltre 30 minuti dalla segnalazione».
In queste settimane Dazn sta partecipando alla corsa per aggiudicarsi i diritti tv della Serie A dal 2024 in poi. Le prime offerte (assieme a quelle di Sky) sono state al ribasso e l’assemblea di Lega di lunedì prossimo farà capire qualcosa in più sull’esito delle trattative private. Alla presentazione della ricerca è intervenuto in video anche l’a.d. di Sky Italia, Andrea Duilio, allarmato per la situazione attuale nel nostro Paese: «Uno schermo che si oscura mentre si guarda la propria squadra penso sia il modo più efficace per dimostrare e far comprendere che non c’è alternativa alla legalità. I numeri fanno comprendere l’urgenza di un provvedimento governativo per contrastare questa piaga».