L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla questione riguardante l’agenzia di governo sul calcio italiano.
Il governo italiano sta considerando una proposta che potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui vengono gestiti i campionati professionistici nel paese, sottraendo alle associazioni sportive come la Covisoc un ruolo chiave e creando una nuova agenzia con il potere di decidere chi possa partecipare ai campionati. Questa mossa ha scatenato un dibattito acceso e reazioni a tutti i livelli del mondo sportivo italiano.
Principali punti di contesa
Creazione dell’Agenzia: La nuova entità avrebbe l’autorità di gestire le licenze nazionali e condurre ispezioni, oltre a dare pareri vincolanti sulle iscrizioni ai campionati e potrebbe innescare indagini della procura federale. Questo potrebbe limitare significativamente l’autonomia delle federazioni sportive nazionali.
Reazioni del mondo sportivo: La proposta ha unito molte federazioni e leghe sportive in opposizione. Ad esempio, la Lega Serie A ha espresso chiaramente il proprio disaccordo, sostenendo la necessità di mantenere l’autonomia dello sport dalla politica. Anche la pallacanestro, tramite i suoi rappresentanti, ha mostrato preoccupazione per il rischio di condizionamento dell’autonomia dello sport. Risposta internazionale: FIFA e UEFA sono state allarmate dalla situazione, e c’è una preoccupazione generale che il caso italiano possa diventare un precedente problematico a livello internazionale. Impatto sulla famosa autonomia sportiva: Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha criticato apertamente la mossa come dannosa per l’autonomia dello sport italiano, descrivendola come una “figuraccia mondiale”.
Prossimi passi
Con il consiglio dei ministri che potrebbe approvare la bozza il prossimo 13 maggio, ci sono pochi giorni per le federazioni e le leghe per esprimere il loro dissenso e cercare di influenzare la decisione finale. Un incontro tra i rappresentanti del calcio e del basket con il ministro Abodi è previsto per i prossimi giorni, che potrebbe essere cruciale per determinare l’esito di questa controversia. Questo sviluppo mette in luce non solo le tensioni tra il governo e le organizzazioni sportive ma anche le sfide che le federazioni sportive potrebbero affrontare nel mantenere il controllo sulle proprie operazioni. La situazione è ancora in evoluzione, e le decisioni prese nei prossimi giorni potrebbero avere effetti a lungo termine sul panorama sportivo italiano.