Corriere dello Sport: “Lacrime e amore. Addio dolce Totò. Palermo, domani alle 11:30 i funerali di Schillaci in Cattedrale”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla scomparsa di Totò Schillaci.
Un addio da campione per Totò Schillaci, con lo stadio Renzo Barbera, dove non era mai riuscito a giocare con la maglia rosanero, trasformato in camera ardente per un omaggio infinito che durerà fino a oggi (dalle 7 alle 22). Domani, alle 11:30, si terranno i funerali nella Cattedrale di Palermo, aperta all’eroe delle notti magiche, come per i migliori esponenti di questa meravigliosa e tormentata metropoli. Schillaci, purtroppo, non ce l’ha fatta, e il tumore al colon con cui combatteva da oltre due anni ha avuto la meglio. Il ricovero degli ultimi giorni presso il reparto di Pneumologia dell’Ospedale Civico di Palermo aveva già lanciato segnali preoccupanti. La notizia della sua morte è arrivata poco prima delle 10 di ieri mattina, con un comunicato ufficiale dell’Azienda Ospedaliera.
La famiglia. La famiglia di Schillaci, con la moglie Barbara e i tre figli (nati da precedenti unioni), ha chiesto espressamente che la bara venisse esposta in un luogo significativo per la sua storia, e il sindaco Roberto Lagalla ha esaudito subito il desiderio, concordando con il Palermo, gestore dello stadio, che rimane di proprietà comunale. Dopo una breve sosta nella camera mortuaria dell’ospedale, già gremita di parenti e conoscenti, il corteo funebre è giunto al Renzo Barbera intorno alle 13. La camera ardente è stata allestita nella sala stampa al secondo piano, con la famiglia che ha chiesto riserbo. Prima delle 16, orario di apertura al pubblico, è arrivato il Palermo Calcio al completo, guidato dal nipote di Schillaci, Francesco Di Mariano, visibilmente commosso. Di Mariano ha pubblicato anche un post struggente su Instagram: «Sono cresciuto nella tua scuola calcio, volevo fare sognare un popolo proprio come hai fatto tu, questo non è accaduto, ma spero tu sia stato orgoglioso di me». Tra i presenti, anche la prima moglie di Totò, Rita Bonaccorso. Oggi è previsto l’arrivo di Roberto Baggio.
Il Barbera e il suo legame con Schillaci. Lo stadio Renzo Barbera non lo vide mai protagonista con la maglia del Palermo, ma qui giocò con il numero 9 della Nazionale in un’amichevole contro l’Olanda di Gullit e Van Basten, subito dopo i Mondiali del 1990 (1-0, gol di Baggio). Scartato dal Palermo da giovane, Schillaci trovò la sua strada al Messina, dove iniziò la sua favola calcistica. Tentò di tornare a Palermo dopo l’avventura giapponese, ma non si trovò mai un accordo con la società dell’epoca. L’attuale presidente del Palermo, Dario Mirri, ha ricordato che Schillaci finalmente giocò in rosanero durante una partita celebrativa nel 2019, organizzata per la rinascita del club: «La maglia non gliela demmo noi, ma chiese di giocare con una divisa rosa che aveva portato lui».
Le autorità, tra cui il sindaco Lagalla e il governatore Schifani, hanno reso omaggio a Totò, e dalle 16 è iniziata una processione infinita di palermitani venuti a salutarlo per l’ultima volta. Un vero e proprio oceano di persone: famiglie di tutti i ceti sociali, bambini che lo avevano visto solo in televisione, tifosi comuni e personaggi dello spettacolo, come Sasà Salvaggio. Tra gli omaggi, uno striscione della curva ricorda le notti magiche.
Lutto e omaggio. In segno di rispetto, il Palermo ha annullato le conferenze stampa in programma questa settimana, inclusa quella di Salvatore Sirigu e quella dell’allenatore Dionisi, prevista per venerdì. Durante la prossima partita contro il Cesena, la squadra giocherà con il lutto al braccio. Un omaggio sentito per Totò Schillaci, simbolo del calcio palermitano e di una città che ha visto in lui la fame di arrivare e di superare ogni difficoltà. Per questo, Palermo sta riversando amore e riconoscenza al suo campione in queste ore al Barbera.