“La vera conferma sul cambio di proprietà del Palermo? Non è un’operazione di facciata, Maurizio Zamparini lascerà davvero. Gradualmente ma in tempi effettivamente brevi. Ecco quanto filtra dalla fitta coltre di nubi che ancora circonda i dettagli del passaggio di consegne e che ha alimentato in questi giorni incertezze e dubbi. Con Zamparini sempre meglio usare il condizionale ma le verifiche effettuate confermano che l’affare è reale, avviato e non prevede un ruolo attivo dell’ex patron in futuro. Certo, è stata una trattativa lampo per i tempi di conclusione, gestita direttamente da Zamparini che ha saltato molti passaggi (non sembra per esempio che il nuovo gruppo abbia controllato documenti in sede) allo scopo di trovare in fretta una soluzione che salvi le sue aziende in difficoltà, assicurando un futuro alla squadra che con lui al timone non poteva più investire. Ma le indiscrezioni confermano che entro la fine della stagione, il patron uscirà definitivamente dal Palermo. PER LA SQUADRA NON CAMBIA NULLA. Sarà necessario semmai qualche mese al fondo anglo americano per rendersi conto della realtà in cui dovrà agire ed in cui la gestione dell’aspetto tecnico non cambierà di una virgola. Non ci sarebbero del resto neppure i tempi per dettare nuove regole. Il campionato in corso finirà ancora secondo le disposizioni dell’attuale presidente, che resta il punto di riferimento di allenatore, Ds e squadra. Ma poi, col subentro di nuovi elementi all’interno del Cda, nasceranno altri equilibri. L’unico punto interrogativo, come in ogni transazione finanziaria, può riguardare eventuali problemi sopraggiunti o la mancata osservanza della controparte di precisi obblighi contrattuali. Come nel closing del Milan che slitta di continuo. NO TAYLOR. Resiste la consegna del silenzio che spande un alone di mistero attorno ai rappresentanti del fondo d’investimento anglo-americano che rileveranno il Palermo. E’ una precisa clausola contrattuale ad imporlo, e ancora ieri Zamparini, intervenendo al sito ilovepalermocalcio.it, ha ribadito: «Ho un contratto legato alla privacy, quindi non posso dire nulla sulla nuova dirigenza. Ma la prossima settimana presenterò il nuovo presidente in conferenza stampa e sarà lui a rispondere a tutte le domande». Il giorno ormai attesissimo in città dovrebbe essere fissato fra lunedì e mercoledì. Non trovano conferma le varie candidature balenate in questi giorni: l’uomo nuovo del Palermo non sarà Martin Taylor, ex presidente della Barclays Bank con un passato anche da giornalista, avvistato al Barbera per la partita con l’Atalanta, ma non coinvolto in questo progetto. L’identikit disegna comunque delle figure di alto livello finanziario ma fuori da ogni ambito sportivo. Personaggi di spessore, assicurano. Pronti a misurarsi con una nuova realtà ma sempre, almeno nel primo periodo, con i consigli “tecnici” di Zamparini. Che ha confermato l’ipotesi ieri a Radio Kiss Kiss con una battuta: «All’inizio farò da consulente perché la nuova proprietà non capisce di calcio, mi hanno chiesto loro di restare ad aiutarli». CENTRO SPORTIVO A BOCCADIFALCO. Uno dei nodi della vicenda sarà sicuramente il rilancio delle opere infrastrutturali che muovono gli interessi di un fondo d’investimento. Attività dove mettere soldi per ricavarne in futuro. Una novità potrebbe riguardare il centro sportivo: il progetto previsto a Carini, sull’autostrada per Trapani, è tramontato fra le polemiche ma il Palermo del nuovo corso potrebbe rilanciare l’idea di realizzarlo proprio nella zona di Boccadifalco dove la squadra si allena giornalmente. Si tratta di un’area militare sottoposta a vincoli ma già con Zamparini c’era stato un pour parler per far diventare il tutto un vero e proprio centro sportivo. Ci sarà da lavorarci ma, trattandosi di una struttura già esistente e solo da ampliare, certamente i tempi per averlo a disposizione si accorcerebbero.”. Questo quanto si legge su “Il Corriere dello Sport”.