L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul futuro di Belotti alla Roma.
Alla fine arrivò l’alba: Andrea Belotti, detto il Gallo, è pronto a cantare Roma Roma. Ieri il suo staff era a Trigoria per sistemare i dettagli amministrativi del contratto triennale, da circa 3 milioni netti a stagione. Contestualmente Felix Afena-Gyan passa alla Cremonese, garantendo una buona plusvalenza ai Friedkin: la Roma incassa 6 milioni – lo aveva pagato 200.000 euro – più 3 di bonus, conservando anche il 10 per cento sulla futura rivendita. Felix nelle prossime ore firmerà un contratto di cinque anni con stipendio quadruplicato: 600.000 euro a stagione. E proverà a scavarsi uno spazio nell’attacco di Alvini che oggi schiera due tipi niente male chiamati Dessers e Okereke.
FINALMENTE. Ma l’operazione in uscita è fondamentale per la Roma, che ha liberato il posto al centravanti desiderato. Belotti, svincolato dal 30 giugno dopo la lunga storia professionale al Torino, aveva aspettato pazientemente che la situazione si sbloccasse, accettando di cominciare la stagione da disoccupato. Lo volevano Monaco, Nizza e anche un paio di club italiani ma la prospettiva di giocare in Europa per la prima volta (preliminari esclusi) sotto la guida di Mourinho è stata più allettante. Inoltre a Trigoria troverà tanti compagni di Nazionale, a cominciare da Spinazzola che ha la sua stessa età per non parlare di Pellegrini che è un amico di vecchia data. E potrà giocare nuovamente con Dybala, altro ragazzo del ‘93, con il quale vinse giovanissimo un campionato di Serie B a Palermo.
LA SCELTA. Mourinho lo ha voluto come alternativa ad Abraham, nell’ipotetico 3-4-2-1 che potrà essere rivisto alla luce degli infortuni, ma anche come arricchimento tecnico-tattico: Belotti è un centravanti di lotta, molto forte di testa, utile nelle mischie. Ha quindi caratteristiche diverse dai colleghi di reparto. Verranno partite, o momenti delle partite, nelle quali giocherà insieme ad Abraham e non al suo posto.
RIATLETIZZAZIONE. E siccome Belotti in questa strana estate si è abituato alla pazienza, non gli costerà molto aspettare qualche giorno prima di debuttare con la nuova maglia. Nelle ultime settimane si è allenato a Palermo con impegno, seguito da uno specialista di fiducia, ma non frequenta una squadra di calcio dal primo giugno scorso, quando giocò titolare con la maglia azzurra a Wembley contro l’Argentina di Dybala. Avrà bisogno di un lavoro graduale di inserimento nel gruppo, per guadagnare velocemente una buona condizione atletica. Come per Dybala e Wijnaldum, lo staff dei preparatori della Roma preparerà un programma di allenamenti specifico.
FELICITA’. «Mi serve un altro attaccante che possa darci 10 gol in più» diceva Mourinho a Tiago Pinto nelle chiacchierate propedeutiche alla ricerca dell’interprete giusto. Adesso lo ha ottenuto. Belotti è il quarto giocatore che i Friedkin hanno ingaggiato a parametro zero dopo Dybala, Matic e Svilar. A oggi, considerando anche il prestito gratuito di Wijnaldum, la Roma ha composto il suo mercato spendendo 7 milioni per il turco Celik e incassandone (bonus esclusi) 23,5 dalle cessioni di Veretout, Felix, Olsen, Florenzi e Milanese. Presto partirà anche Kluivert (Fulham) aggiungendo soldi utili per il bilancio. Il monte ingaggi inoltre è calato di qualche milione. In attesa delle sanzioni dell’Uefa per il fair play finanziario, la Roma spera di aver costruito una grande squadra senza aver rinunciato alla ricerca dell’equilibrio economico.