“La risposta dell’Inter alle frecciate di Marotta e soprattutto di John Elkann è arrivata ieri sera alle 19 attraverso un comunicato stampa che era stato anticipato dalle frasi a Mediaset dell’ex patron Moratti. In corso Vittorio Emanuele ieri pomeriggio hanno lavorato in maniera febbrile, con scambi di mail sull’asse Milano-Giacarta-Nanchino fino a “partorire” un testo duro, ma non durissimo. Un modo per mettere i puntini sulle “i” covando la speranza che il botta e risposta si esaurisca. Anche perché ieri l’attenzione di tutti era sul ricorso presentato alla Corte Sportiva d’Appello per le squalifiche di Icardi e Perisic: sarà discusso oggi e questo argomento ai dirigenti interessa di più rispetto alla polemica con la Juventus.
LA NOSTRA STORIA. Ecco il testo del comunicato nerazzurro: «In risposta alle recenti dichiarazioni apparse sui media, il club non comprende il motivo per cui Juventus FC continui a riferirsi all’Inter, mentre la nostra attenzione non è mai stata su di loro. Il fatto che ci sia sempre così grande attenzione attorno all’Inter è evidentemente la conferma dell’importanza del club. Abbiamo, nei toni corretti e nelle sedi appropriate, cercato un confronto su quelle che riteniamo decisioni arbitrali discutibili in una partita importante per noi e per la Serie A. Il nostro pensiero oggi va però solo al futuro, consapevoli di aver fatto una buona gara a Torino nonostante la sconfitta. Ognuno ha la propria storia, noi abbiamo la nostra e ne siamo orgogliosi». Fin qui la parte ufficiale alla quale segue quella… ufficiosa. L’Inter si è fatta sentire con una chiamata alle Istituzioni nella quale ha rimarcato la direzione giudicata insoddisfacente di Rizzoli. Nella sua presa di posizione la società nerazzurra ha inoltre sottolineato di aver parlato di arbitri e di decisioni arbitrali notando che la Juventus si è sentita in dovere di replicare, quasi per difendere l’operato di Rizzoli. Il testo poteva essere anche più pesante, ma Suning è appena entrato nel calcio italiano e non voleva subito polemizzare o affondare il tackle. E così è arrivata “solo” la sottolineatura sulla storia, della quale l’Inter è orgogliosa, con velato riferimento a calciopoli. «In questo caso ci vogliono la saggezza e il silenzio intelligente di Zhang» aveva detto una manciata di ore prima Moratti per non… bruciare la risposta nerazzurra. APPELLO E… SIMULATORE. In attesa di vedere se la polemica con la Juventus continuerà, oggi gli avvocati Capellini e Raffaelli saranno a Roma per discutere i ricorsi contro le squalifiche di due giornate di Perisic e Icardi. Niente procedura d’urgenza, ma il verdetto è comunque atteso in giornata. Il croato domenica contro l’Empoli sarà assente perché dovrà scontare una giornata di stop per il rosso dello Stadium. L’obiettivo è cancellare la seconda e i legali hanno individuato una decina di precedenti nei quali, di fronte a offese simili («Sei stato vergognoso» o «Sei ridicolo» o «Sei scandaloso»; Perisic ha detto a Rizzoli «Sei scarso»), il secondo turno di stop è stato trasformato in un’ammenda. In attesa del verdetto, ieri il croato su Instagram ha accusato Chiellini di essere un simulatore rispondendo a un post di “4-3-3”. Per Icardi la richiesta sarà di annullamento totale della squalifica (se accolta sarebbe in campo contro l’Empoli) presentando un’eccezione preliminare: secondo l’Inter, essendo i fatti successi a metà campo, Rizzoli avrebbe dovuto mostrare subito il rosso al capitano (come successo a Kondogbia a Firenze dopo il 90′, un anno fa, per un applauso polemico a Mazzoleni). E anche se il «vaffa» fosse stato sentito solo da Orsato, quest’ultimo doveva riferirlo all’arbitro perché prendesse immediatamente un provvedimento. Gli avvocati nerazzurri ritengono insomma che ci sia un difetto di competenza del Giudice Sportivo che non può… giudicare. In subordine chiederanno uno sconto. Si tratta di una sentenza che può creare un precedente.”. Questo quanto si legge su “Il Corriere dello Sport”.