Corriere dello Sport: “La Lazio accusa: «Arbitri, falsate il campionato»”
“L’allarme suonato a Marassi con le sviste di Maresca, le preoccupazioni relative alla volata di fine stagione con il tentativo di rimonta di Milan e Inter, il timore ci possano essere condizionamenti nella corsa all’Europa League per favorire le nuove proprietà cinesi. La Lazio, per una volta, è uscita decisamente allo scoperto. Ha chiesto equità di giudizio arbitrale e trasparenza nelle ultime sei giornate di campionato, il presidente Lotito ha invocato la Var per la finale di Coppa Italia con la Juve, ma l’aspetto a cui la società biancoceleste tiene di più riguarda le prossime partite. Non si può perdere altro terreno a causa di sviste arbitrali, con il Genoa sono stati lasciati due punti pesantissimi. L’analisi di Simone Inzaghi era stata sincera e obiettiva, la migliore Lazio avrebbe vinto lo stesso, ma gli errori di Maresca e dei suoi assistenti erano stati decisivi: «La direzione ha influenzato il risultato» disse nella pancia di Marassi. Ieri si è aggiunto Arturo Diaconale, responsabile della comunicazione e portavoce di Lotito, attraverso un intervento alla radio ufficiale ripreso e diramato in seguito dal sito internet del club. E ha spostato il discorso. «La direzione arbitrale di Genoa-Lazio ci ha fatto arrabbiare perché, al di là degli episodi che sono stati lampanti, sembra incredibile che la terna non abbiano riconosciuto due rigori sacrosanti». Non si è fermato qui. L’obiettivo era un altro, mirato al finale di campionato. Dopo il Palermo, ci sarà il derby con la Roma e poi arriverà anche lo spareggio europeo con l’Inter. SOSPETTI. Gli episodi di Genova, quei due/tre rigori negati, hanno suscitato preoccupazioni in prospettiva a Formello. Lotito abitualmente non parla, ma sull’aereo di rientro il ds Tare si era confrontato con Maresca e Diaconale non è certo estraneo al presidente. E’ il suo portavoce, non è stato tenero e ha insinuato il dubbio come non era mai successo in tanti anni. E’ andato giù pesante. Se la società aveva dei sospetti, non ci ha girato troppo intorno e li ha tirati fuori senza ipocrisia o con frasi diplomatiche: «Mi lascia pensare perché siamo alla fine del campionato. La Lazio è in una condizione importante al termine di un buon cammino e si sta giocando con buone possibilità di successo l’opportunità di tornare in Europa. Quello che è avvenuto a Genova alimenta un clima di preoccupazione e di sospetto per quello che potrebbe avvenire». Un’accusa gravissima e che arriva in modo ufficiale dalla società. La Lazio teme che a livello arbitrale Milan e/o Inter possano essere favorite. Questo ha dichiarato Diaconale con estrema chiarezza e mettendoci qualche interrogativo davanti. Non è un tesserato e dunque non verrà deferito, ma sono parole pesantissime che la società ha veicolato attraverso i propri canali ufficiali di comunicazione. GARANZIE. La Lazio intanto ha messo le mani avanti, si è sentita danneggiata a Marassi, ha chiesto rispetto e direzioni eque, un finale di stagione cristallino, temendo favori verso altri club. «Se questa è la strada, l’impressione è quella che ci possano essere dei tentativi di condizionare questo finale di campionato per favorire altre squadre. Qualcuno forse ha interesse di far rientrare in Europa una delle milanesi. Non capisco per quale motivo noi dovremmo pagare il prezzo dell’ingresso nelle società dei cinesi, con tutto il rispetto. Mi auguro che non ci siano condizionamenti in questa coda di campionato, fin qui tranquillo e sereno, che non ha alcun bisogno di essere avvelenato nelle sue ultime partite». Per finire Diaconale ha messo in guardia Fabbri, designato per la prossima partita allo stadio Olimpico, e già contestato dai tifosi nel ricordo dei precedenti (due gol annullati a Klose a Empoli, due rigori dubbi e negati con il Chievo a fine gennaio). «Non possiamo fare i processi alle intenzioni. Ci auguriamo che Lazio-Palermo sia caratterizzata da un arbitraggio corretto ed oggettivo, non condizionato. L’esperienza di Genova ci mette in guardia, non deve allarmare solo i tifosi ed i calciatori della Lazio, ma tutti. Avvelenare la coda del campionato non serve a nessuno». La volata verso l’Europa già provoca tensioni.”. Questo quanto si legge su “Il Corriere dello Sport”.