Corriere dello Sport: “La Juve dice no: «I bilanci sono ok. Una sanzione Figc sarebbe infondata»”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla vicenda relativa alla Juventus.
Il presidente della Federcal cio, Gabriele Gravina, ha commentato ieri da Napoli i risvolti del “caso Juventus”, specificando che la federazione resta vigile senza però avviare processi sommari. Gravina se l’è presa con l’isterismo di queste ore, ricordando che oggi la Juve finisce al centro della bufera ma domani questo linciaggio mediatico «può toccare a qualcun altro», pur ribadendo che una delle priorità della Figc «è scaricare le scorie negative che abbiamo all’interno».
MACCHIE. I contestati accordi coi calciatori, le plusvalenze, le ipotesi di reato legate al falso in bilancio e tutte quelle carte che da Torino sono pervenute anche negli uffici della procura federale rischiano di macchiare l’immagine del nostro calcio, che nel giro di poche settimane ha vissuto almeno altri due scandali come il caso del procuratore arbitrale D’Onofrio e quello della Curva dell’Inter svuotata di forza dopo la morte di un capo ultras. «La Figc non fa sconti e ricordo come sia sui temi economici sia sul procuratore arbitrale avevamo già da tempo denunciando le irregolarità» ha aggiunto Gravina.
INCHIESTA. La Juventus e altri 10 club ad aprile sono stati portati innanzi al tribunale federale e poi alla Corte d’Appello per le plusvalenze considerate “fittizie”, anche se i giudici hanno prosciolto tutti non potendo dimostrare «il giusto prezzo» di un accordo tra privati. Sicuramente il procuratore federale Chinè tenterà di riaprire l’inchiesta, focalizzandosi stavolta sull’illecito amministrativo (art. 31 del codice di giustizia sportiva) e sulla possibile falsificazione dei documenti per ottenere dalla Covisoc la licenza nazionale.
COMUNICATO. Agnelli e tutti gli altri ex componenti del CdA dovranno difendersi da nuove accuse in ambito sportivo e rischiano da un’ammenda ai punti di penalizzazione, fino ad arrivare all’esclusione dal campionato (ipotesi più remota). A tal riguardo, ieri la Juve ha diramato un comunicato nel quale sottolinea come la Consob «contesta (rispetto alla procura di Torino, ndr) un valore considerevolmente minore di plusvalenze, peraltro senza menzione di falso in bilancio, e non contesta l’efficacia giuridica delle rinunce stipendi». Per questa ragione, i bianconeri confidano che «le conclusioni delle autorità sportive (che già si sono espresse, con riguardo al tema plusvalenze, in senso favorevole a Juventus) non cambieranno» poiché «in assenza di alcuna alterazione contabile, ogni sanzione sportiva risulterebbe del tutto infondata». Un Gravina preoccupato «dai 4,7 miliardi di indebitamento del sistema», ha comunque sottolineato «il collegamento tra i due rami della giustizia» e ha colto l’occasione, sempre durante il convegno “Calcio & Welfare” a Napoli, per rispondere al presidente della Liga, Tebas: «Sono attacchi gratuiti da parte di chi dovrebbe guardare in casa sua».